Un progetto ambizioso, un programma impegnativo, una scommessa di fede. Il pellegrinaggio della statua della Madonna di Fatima a Termoli, nella chiesa di San Timoteo, ha superato i confini dell’immaginazione. Per partecipazione, devozione, profondità, preghiera. Scommessa di fede stravinta da don Benito Giorgetta, che si è caricato sulle spalle della parrocchia (e le sue) un fardello così grande, supportato dalla diocesi di Termoli-Larino e dal vescovo Gianfranco De Luca. Da sabato 27 aprile a domenica 5 maggio, nell’arco temporale tra l’arrivo e la partenza, sempre con l’elicottero della Guardia di Finanza, un flusso ininterrotto di fedeli ha reso omaggio, pregato e adorato l’effigie mariana che apparve il 13 maggio 1917 nella località portoghese a tre pastorelli, nel punto dove è stato eretto uno dei santuari più importanti del mondo. Difficile fare una stima delle presenze, ma sicuramente saremo nell’ordine dei quattro zeri. Solo i due eventi di accoglienza e saluto hanno portato ciascuno migliaia di persone al porto e lungo le vie della città. «Grazie al suggerimento dello spirito Santo, grazie a don Benito, che con il suo rinnovato Sì, ha realizzato il sogno di Dio, cioè quello di condurre, per mezzo di Maria, fiumi di gente al sacramento della confessione, alle celebrazioni eucaristiche, alle adorazioni eucaristiche, alle catechesi, per rinnovare la nostra fede». Le parole della signora Tonietta Mascolo, a commento del post di commiato del parroco e artefice di questi nove giorni di grazia, sono l’emblema del dono offerto alla comunità. Don Benito ha sottolineato che «Ogni partenza porta con sé un retrogusto di amarezza e tristezza, quando parte la Madonna il tutto si amplifica. Lungo il percorso processionale per arrivare al porto ho visto lacrime solcare i volti idi tanti, gli occhi umidi o invasi da lacrime. Io stesso ho cercato di trattenere le mie. La statua della Madonna di Fatima è ripartita ma la Madonna è come sempre con noi. Continuerà ad ascoltare il palpito dei nostri cuori. Sarà attenta e disponibile per le nostre necessità, vigilerà su noi, ci guiderà a Gesù suo figlio. Grazie Madre di Dio e Madre nostra. Grazie per essere venuta a “sbraciare” la nostra fede, a ravvivarla. Grazie perché ci hai raccolti attorno a te ed indirizzare il nostro sguardo sul tuo Figlio Gesù. Grazie per la folla che ti ha lodata, cantata e ringraziata. Grazie per la pioggia, lo tsunami di misericordia che si è riversato su noi con il dono dell’indulgenza plenaria. Grazie… ognuno ci aggiunga ciò che vorrà. Personalmente e a nome della comunità parrocchiale ringrazio tutti i collaboratori, tutti coloro che si sono resi disponibili per il volontariato parrocchiale ed associazionistico. Grazie alla Regione Molise, al Comune di Termoli, alle forze dell’ordine, alla Capitaneria di Porto, alla Guardia di Finanza… a tutti». La giornata conclusiva del pellegrinaggio della Madonna di Fatima è stata dedicata ai congedi della vita. Alle 8.30 c’è stata la Santa Messa celebrata da don Benito Giorgetta dedicata ai cari defunti. Alle 11 la Messa è stata officiata dal Vescovo della diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, che ha pregato per i figli nati in cielo. Nell’ultima giornata di pellegrinaggio sono stati ancora tantissimi i fedeli che si sono recati a salutare la Madonnina di Fatima, poco prima della partenza. Alle 18 Solenne Pontificale, presieduto dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. Nella sua omelia, il Cardinale ha ricordato il significato del pellegrinaggio, come metafora della vita, ricordando ai fedeli che siamo noi la meta della Madonna. Successivamente c’è stata la consacrazione della diocesi al Cuore Immacolato di Maria. Un’icona realizzata da fr. Giuseppe De Lena, dell’Eremo Diocesano Lavra “Stella Maris” e benedetta da Papa Francesco è stata collocata nella cappella di San Timoteo. Alla Madonnina è stato fatto dono, in ricordo della visita a Termoli, di una rosa preziosa, benedetta anche questa – prima del pellegrinaggio – dal Papa. La Celebrazione Eucaristica è stata accompagnata dal canto eseguito dal Gen Verde e dopo la Messa, c’è stata la processione che ha accompagnato la Madonna di Fatima nell’area portuale per il viaggio con l’elicottero della Guardia di Finanza verso Pescara. Un momento emozionante, quello dei saluti, che ha portato tanti fedeli al porto della città. Infine, c’è stato il saluto finale di congedo alla presenza di tantissimi fedeli che hanno salutato la Madonnina, sventolando i fazzoletti bianchi, per la partenza della Madonnina. Lo stesso don Benito è salito in elicottero per accompagnare la Madonna a Pescara, dall’alto, diffondendo immagini della costa, ha salutato idealmente nel cielo la Beata Vergine per conto di tutti coloro che hanno aperto il cuore alla madre di Gesù.La devozione mariana è profonda, molto più di quella che si immagini e la testimonianza ne è venuta dall’accoglienza straordinaria, dalla visita ininterrotta, da preghiere e confessioni. Un bilancio superiore a quello delle attese, per il pellegrinaggio che nella giornata di ieri ha vissuto momenti altamente significativi e suggestivi, con la presenza del Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, che nel suo intervento all’ex cinema Sant’Antonio ha voluto ribadire come occorra fare di più per evitare che i giovani lascino il proprio territorio, che non bisogna far soffrire di solitudine gli anziani e che si necessita di più cristiani in politica, perché deve tornare il concetto di “servizio”. Il Solenne Pontificale ha radunato in assemblea un numero enorme di uomini e donne, adulti e bambini, sia dentro che fuori la chiesa, con la consacrazione che ha rappresentato il momento culmine dell’intero evento. Poi, in un clima di ringraziamento, il corteo che da via Fratelli Brigida ha attraversato il centro e col cardinale Parolin, il nunzio apostolico Leo Boccardi, il vescovo Gianfranco De Luca e don Benito Giorgetta, artefice di questa iniziativa meravigliosa, ha raggiunto tra due ali di folla, come avvenuto all’inverso sabato 27 aprile, il porto di Termoli, dove migliaia di persone hanno sventolato ancora una volta il fazzoletto bianco per salutare Maria, accompagnati dal recitante padre Michele Tumbarello.
Emanuele Bracone