Si concluso ieri al Mimit, con il tavolo di Cassino l’ultimo degli incontri per il Gruppo Stellantis. Oltre al ministro Urso, erano presenti le istituzioni locali del Lazio, Stellantis rappresentata dal dottor Mele e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali. Il Ministro Urso ha detto: oggi con questo ultimo tavolo chiudiamo un percorso importante che ci ha permesso di raccogliere importanti aspetti di politica industriale necessari a sostenere il settore e che ci porterà a breve a siglare un accordo di sviluppo per l’automotive a Palazzo Chigi con tutti i ministeri coinvolti. Per Stellantis Mele ha sottolineato l’importanza dell’allocazione della piattaforma Stella Large a Cassino. Questa permetterà oltre che una riduzione dei costi, un’estrema flessibilità produttiva e di modelli. Al momento su questa piattaforma abbiamo pianificati tre importanti modelli, due in continuità con le produzioni attuali di Cassino, nuova Stelvio e Nuova Giulia. I tre modelli vanno ad aggiungersi al modello Maserati Grecale attualmente in produzione, permettendo così una crescita della capacità produttiva, con benefici occupazionali per il sito laziale. Anche Valvassori di Anfia ha precisato come la piattaforma Stella Large permetterà di avere importanti ricadute sulla componentistica per il sito di Cassino che va quindi sostenuta soprattutto nello sviluppo, sottolineando la necessità alle istituzioni locali di lavorare per migliorare la logistica del sito e ridurre i costi energetici. Il segretario generale della Fiom Ferdinando Uliano ha dichiarato: su Cassino nel 2017 grazie ai nuovi prodotti di allora Giulia e Giulietta furono prodotte 135 unità, nel 2023 siamo fermi a 50mila, quindi l’annuncio di allocare nuovi prodotti da una prospettiva di ripresa sia in termini di volumi e quindi, auspichiamo anche in termini occupazionali. La piattaforma Stella Large oltre alla modularità permetterà sicuramente una riduzione dei costi. Questo è importante visto che l’aspetto della competitività e dei costi, nonostante la qualità dei prodotti, i costi più elevati rispetto alla concorrenza orientano i potenziali clienti verso altri brand, impattano così sui volumi. Gli impegni presi da Tavares e ribaditi nell’incontro in sede ministeriale dovranno far parte dell’accordo di sviluppo del settore auto a Palazzo Chigi. Per il segretario regionale di Fim-Cisl, Marco Laviano: «Tra la conferma delle produzioni della 500 a Torino, in versione Ibrida, l’impegno di mantenere le produzioni di veicoli come il Pandino e Tonale almeno fino al 2029 ed i 3 nuovi modelli di Cassino mettono anche Termoli in una condizione di prospettiva. Lo stabilimento molisano resta leader di produzione per quanto riguarda l’endotermico, i motori prodotti visto le recenti tecnologie sono perfettamente compatibili con le piattaforme ibride, visto anche l’importanza degli ecobonus 2024 varati dal ministero. L’obiettivo è di mantenere le attuali produzioni in attesa che il mercato dell’elettrico prenda definitivamente corpo. La gestione delle incertezze dei mercati e la inevitabile transizione green passa anche attraverso scelte di buon senso come queste. Non saranno mesi facili, ma contiamo anche nella conferma delle produzioni di motori endotermici sul sito di Termoli, per questo che sollecitiamo a riprendere il tavolo automotive e filiera che riguardava il Molise, anche per dare una opportunità a tutto l’indotto metalmeccanico della nostra regione». «Il piano che ci è stato esposto dall’AD di Stellantis, Carlos Tavares, risponde ad alcune importanti richieste che avevamo avanzato, poiché arricchisce il novero dei modelli assegnati alla Italia ad iniziare dalla Fiat 500 ibrida a Mirafiori nel 2026, ma prevede tempi di realizzazione lunghi e quindi implica la condivisione di un percorso ancora difficile con notevoli sacrifici per i lavoratori. Ci sono inoltre questioni ancora irrisolte, come il rilancio del marchio Maserati e dello stabilimento di Modena. Anche in considerazione delle incognite della così detta transizione, diventa quindi essenziale un tavolo presso la Presidenza del Consiglio per provare ad arrivare ad una intesa che garantisca un futuro industriale sostenibile all’Italia. Del resto la stessa Stellantis ha rimarcato la necessità di interventi che dipendono dalla politica e che incideranno sulla competitività del Paese e sulla transizione all’elettrico, che vanno dagli incentivi all’acquisto alle reti di ricarica, dal costo dell’energia alla concorrenza cinese; da questi interventi del Governo dipenderà in gran parte secondo la stessa Stellantis la possibilità di realizzare appieno il piano industriale e quindi di raggiungere l’obiettivo di produrre un milione di veicoli l’anno». Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
Per il segretario generale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano «da Stellantis positiva comunicazione su nuovi modelli, verso quota 1 milione. A Mirafiori la produzione della 500 ibrida. Ora serve incontro a Palazzo Chigi per garanzie e verifiche e accordo di sviluppo per il settore auto. Nell’incontro di Torino, l’amministratore delegato Carlos Tavares ci ha illustrato una serie di risposte concrete e positive su investimenti e modelli, che da tempo sollecitavamo, al fine di mettere in sicurezza gli stabilimenti italiani, per salvaguardare le missioni produttive e l’occupazione. L’obiettivo di 1 milioni di veicoli, assunto nei tavoli di confronto presso al Mimit, è un obiettivo che il gruppo si pone che determina un incremento del 40% delle attuali produzioni, ma Carlos Tavares ha precisato gli aspetti che servono per cogliere questo obiettivo servono anche gli aspetti relativi al costo dell’energia, alla continuità degli incentivi sulla domanda. Diventa pertanto indispensabile per noi completare l’accordo di sviluppo per il settore dell’auto a Palazzo Chigi. Nello specifico finalmente è stata assegnata allo stabilimento di Mirafiori la Fiat 500 in una nuova versione ibrida, una vettura a largo consumo, che si aggiunge alle attuali produzioni di Fiat 500 full electric e delle due nuove Maserati GT e GC, anch’esse in versioni termiche e full electric. Il lancio produttivo della Fiat 500 ibrida è previsto ad inizio 2026, abbiamo richiesto di anticiparne la produzione entro la fine del 2025. Questo è un’importate risultato che ce lo intestiamo come organizzazioni sindacali, visto le tante pressioni, iniziative e manifestazioni che abbiamo messo in campo per preservare la missione produttiva di Mirafiori. Per lo stabilimento di Cassino, le produzioni sulla nuova piattaforma Large partiranno all’autunno del 2025 con la nuova Alfa Romeo Stelvio e successivamente nell’inizio del 2026 la nuova Alfa Romeo Giulia. Queste nuove versioni affiancheranno la Maserati Grecale che da pochi mesi viene prodotta anche nella versione Folgore in full electric. Dal 2027 verrà messo in produzione un possibile nuovo modello su piattaforma large. Le assegnazioni delle auto su Cassino sono positive, abbiamo chiesto di accelerare i tempi per limitare l’attuale uso di ammortizzatori sociali. Per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco l’amministratore delegato ci ha comunicato che il progetto “Pandina” continuerà fino alla fine del 2029 e continuerà oltre sempre se non ci siano restrizione EU. Con le produzioni di Tonale, Dodge e Panda lo stabilimento avrà una saturazione piena in termini di volumi. Per Melfi hanno comunicato che nell’arco di 2 anni e precisamente entro il 2026, saranno prodotti 5 modelli sulla nuova piattaforma Stla medium. Nel 2025 dal 1° trimestre partirà la prima vettura e a seguire un modello jeep, uno Ds, uno Lancia e anche la Jeep Compass in versione Ibrida. Per lo stabilimento di Modena viene confermato il lancio della MC20 nella versione full electric nel 2025 e gli investimenti previsti per il progetto denominato “Fuoriserie”, nuovo reparto di verniciatura, per la personalizzazione di tutte le vetture Maserati. Per lo stabilimento di Atessa è stata ribadita la leadership per il gruppo Stellantis nella produzione dei veicoli commerciali. Oltre allo sviluppo e alla crescita delle produzioni full electric, verrà sviluppata la nuova generazione dei large van. Ora diventa necessario ora proseguire il confronto alla presenza del Governo portando a compimento il lavoro fatto nei tavoli di confronto in sede ministeriale, per questo chiediamo quanto prima una convocazione a Palazzo Chigi per completare concretamente l’accordo di sviluppo del settore dell’auto, anche di quelle parti che ancora mancano e che sono da migliorare, a partire dalle garanzie per l’indotto e la componentistica e agli incentivi relativi al processo di reindustrializzazione di cui il settore necessita, rispetto alla transizione in atto. Inoltre su sollecitazione da parte sindacale ha ribadito l’importanza della salute e sicurezza e la dignità dei lavoratori, ribadendo che per Stellantis non ci sono limiti di budget sul tema della salute e sicurezza e ha comunicato che hanno deciso che in tutti gli stabilimenti del mondo hanno deciso che una volta al mese il direttore di fabbrica ispezionerà insieme ai rappresentanti di Fabbrica ogni Plant per verificare le diverse produzioni.