Un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri, fuori servizio, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso attraversa piazza Giovanni Paolo II e ode delle urla disperate provenienti da non molto lontano. Sono quelle di una donna, che ha assistito al malore del padre, con cui era in macchina, è scesa a chiedere aiuto e allora il militare non si sottrae, si avvicina alla vettura e constata la situazione critica di un 60enne, a cominciare dal respiro. Non si perde d’animo e dopo che era stato allertato il 118, ma la postazione di Termoli era impegnata per l’investimento al porto, decide di praticare le manovre di rianimazione cardio-polmonare, riuscendo a stabilizzare la situazione, mentre si attendeva l’arrivo dell’ambulanza dalla postazione di Larino. Attimi tremendi, drammatici, decisivi, che hanno permesso di salvare la vita all’uomo, poi trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo con l’auto di un altro familiare, nel frattempo intervenuto sul posto. La riflessione, è sempre quella, specie d’estate, Termoli non può avere solo una postazione del 118, ma sappiamo anche i problemi a coprire quelle che oggi ci sono in Molise. Per intanto, bravo al sottufficiale dell’Arma, che ha agito al meglio, sotto gli occhi di alcuni cittadini che si erano soffermati lì, di cui abbiamo raccolto la testimonianza.

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