Atmosfera sin troppo rilassata quella che ha portato all’insediamento dell’amministrazione Balice, ieri sera. Il segretario generale Fabio Del Grande introduce la seduta alle 18.36, lasciando la parola al consigliere anziano, Annibale Ciarniello (più votato in assise civica dopo le dimissioni da consigliere dell’attuale vice sindaco Michele Barile), peraltro presidente del Consiglio uscente e di lì a poco riconfermato. L’ordine del giorno viene anticipato da due messaggi benaugurali, di maggioranza e opposizione, con Alberto Montano e Manuel Vigilante, che hanno lanciato un mandato collaborativo, ma sempre nel rispetto dei ruoli. Platea gremita, come non avveniva da tempo, con in prima fila il senatore Costanzo Della Porta. Il sindaco Nico Balice ha prestato giuramento, col volto visibilmente emozionato, indossando la fascia tricolore. L’unico elemento di sofferenza in aula è rappresentato dal caldo infernale, poiché non funzionava l’impianto di climatizzazione. Dislocati dei ventilatori, ma sono serviti a poco, nemmeno i finestroni aperti, quasi trappole per chi si spostava, hanno mitigato il “forno”. Il primo adempimento era stato quello della verifica delle condizioni di eleggibilità di sindaco e consiglieri comunale, nulla da eccepire a riguardo. Dopo il giuramento si è eletto l’ufficio di presidente del Consiglio, con l’indicazione degli scrutatori Timoteo Fabrizio e Oscar Scurti. Due tornate di voti a scrutinio segreto, che hanno visto eleggere lo stesso Annibale Ciarniello, all’unanimità dei consensi, con un messaggio di ringraziamento urbi et orbi del neo presidente, che ha rimarcato la coesione di maggioranza, l’impegno del sindaco e la valenza del gruppo di appartenenza, ma dicendo di essere un presidente imparziale. A Manuela Vigilante, indicata come vice, è mancato solo un voto per fare l’en-plein, finito a Mario Orlando. Anche la Vigilante ha ringraziato per la fiducia avuta. Balice ha anche reso noto la composizione della Giunta, senza tuttavia ancora ufficializzare la didtribuzione delle deleghe, che ieri avevamo anticipato. Si passa alla commissione elettorale, eletti componenti effettivi Timoteo Fabrizio, Alberto Montano e Joe Mileti; più macchinosa l’elezione dei supplenti, ripetuta, che ha premiato Francesco Panico, Luana Occhionero e Marcella Stumpo. A quasi metà seduta, intervento programmatico del primo cittadino: «Termoli ha bisogno di tutti noi, per riprendere il suo percorso ha bisogno dell’impegno comune sia della maggioranza che della minoranza, per continuare ad essere forza e volano di questo Molise, di tutto il nostro territorio, per necessità e in questi cinque anni lo sarà sicuramente nei settori più importanti: la creatività, l’arte, la cultura, il turismo, l’industria, l’artigianato, la gestione del territorio percorrono una strada comune e cammineranno insieme sempre. Parlo di gestione del territorio alzando il tono perché credo che sia l’aspetto nevralgico, sarà quello che ci interesserà di più perché poi è quello che contiene un po’ tutti, il nostro futuro non può prescindere da una gestione del territorio oculata, da una gestione del territorio che abbia come parola d’ordine la sostenibilità, dobbiamo imparare a cambiare la nostra cultura della gestione del nostro territorio, dobbiamo ripensarla noi per primi, seppur continuando rispetto al percorso iniziato cinque anni, camminando sullo stesso solco, ma cambiando la nostra cultura del territorio, immaginarlo diverso, ma non perché deve essere necessariamente così perché ce lo chiedono le generazioni future. Perché i nostri ragazzi vogliono vedere parchi, vogliono vedere le ciclovie, vogliono vedere una crescita diversa e ci impegneremo noi per primi ad attuare questo». Montano ha ribadito anche l’importanza del lavoro. Unico intervento, prima dell’approvazione a sola maggioranza delle linee programmatiche, composte da 52 pagine, di cui solo un abstract è stato esplicitato. Seduta che si avvia alla chiusura con la platea ormai semivuota e l’elezione dei presidenti di Commissione: dalla prima alla sesta, Giuseppe Spezzano, Giuseppe Mottola, Nicola Felice, Bruno Fraraccio, Marco Verini e Angelo Marinucci.