L’ultimo fine settimana di luglio ha registrato un afflusso davvero considerevole sulla costa. Complici alcune serate particolari, vedi Jazz, aspettando San Basso, per citare quelle più di richiamo, il centro storico è stato preso d’assalto. Trovare tavolini liberi era una chimera, anche se c’è chi si lamenta che siano in calo i consumi medi e ai ristoranti è in voga la “mezza porzione”. Qualcuno li definirebbe incontentabili, ma le spese sono sostenute e gli stessi fornitori dipingono tinte non così vivaci. Il mese di luglio di avvia come detto al crepuscolo, vedremo quali saranno i dati ufficiali, a giugno, per limitarsi al turismo balneare, il Molise era l’unica regione in saldo attivo rispetto al 2023. Ma c’è un rovescio della medaglia. Quello della carenza di comunicazione sui dati gli ospiti che pernottano, peraltro previsto per legge. In assenza di numeri ufficiali, sarà impossibile licenziare il bilancio di un’estate. Così, l’ente che sul territorio è deputato a raccogliere i numeri della ospitalità, su Termoli e Campomarino, l’Azienda di soggiorno e turismo di piazza Bega, ha fatto pervenire delle lettere di sollecito a tutti coloro che sono “obbligati” a inviarli. Nota finita anche al governatore Roberti, all’assessorato regionale al Turismo e al sindaco di Termoli. «Mancata trasmissione dati statistici», l’oggetto di questa missiva, che uno dei titolari ci ha riferito: «Da un controllo effettuato, risulta che non siano stati comunicati i dati di arrivi e presenze Istat del mese di giugno 2024, relativi agli obblighi di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 322/1989 e s.m.i. Vi invitiamo a voler regolarizzare la posizione della Sua struttura entro il 31 luglio 2024. Passato tale termine, sarà segnalata agli organi amministrativi e finanziari la mancata trasmissione dei dati per i relativi provvedimenti sanzionatori che prevedono penali fino a 2.500 euro per ogni mese di omissione».