Un aiuto concreto al comparto in crisi dei vongolari, quello stanziato dalla Regione Molise, che accoglie la richiesta di sostegno da parte degli armatori, riuniti nel Cogevo Termoli. Una vicenda annosa, di cui ci siamo occupati spesso negli ultimi mesi, per lo stato di agitazione del settore, dove ci sono dieci imbarcazioni (i numeri sono previsti per legge), fino a giungere nell’inverno scorso a un protocollo d’intesa per capire gli orizzonti futuri dell’attività e le problematiche che hanno portato alla morìa dell’80% degli esemplari nel banco naturale.
Il contributo è stato stanziato con una determina a firma del direttore generale Domenico Nucci, fondi che verranno gestiti direttamente dal Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento, al fine di definire interventi a favore dei vongolari vincolando l’aiuto al regime de minimis per il settore pesca che prevede un massimale per soggetto nei tre anni di 30 mila euro. Parimenti, la gestione del contributo di che trattasi vincolandolo al regime de minimis ed impegnando il Co.GE.VO all’acquisizione delle dichiarazioni da parte dei singoli beneficiari in relazione agli aiuti de minimis e alle successive comunicazioni ai servizi regionali finalizzate alla registrazione di tali aiuti nel registro nazionale degli aiuti di Stato. Copione identico per la formulazione della graduatoria e delle risorse concesse nell’ambito del regime de minimis e la successiva comunicazione alla Regione degli aiuti concessi per ogni beneficiario al fine della registrazione nel registro nazionale degli aiuti di Stato. Nella nota del Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Termoli datata 26 luglio scorso, si rappresenta che: «visto il protrarsi della grave e ben nota situazione economica in cui continua a trovarsi tutta la marineria del settore, che a tutt’oggi impedisce alla flottiglia di uscire in mare per svolgere detta attività e che ha assunto i connotati di una vera e propria calamità, a causa del protrarsi eccezionale del fenomeno che non ha eguali nella memoria collettiva degli occupati, ed alla luce delle prospezioni effettuate in mare, con l’ausilio delle competenze scientifiche dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise G. Caporale , che purtroppo non hanno ancora rilevato le cause e tantomeno la presenza di stocks di novellame tali da poter prevedere in un prossimo futuro una normale ripresa dell’attività, e, sì chiede all’Organo di Governo Regionale un sostegno economico a beneficio degli operatori delle imprese del settore, per tamponare il perdurare degli effetti negativi della grave crisi in cui versano».

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