L’autunno sarà davvero duro in casa Stellantis, le produzioni di motori calano a picco e dopo le ferie si estende la cassa integrazione. Come abbiamo anticipato, i primi operai sono rientrati ieri in fabbrica (non tutti, però). Ma già nella seduta del comitato esecutivo di mercoledì 21 agosto si profila un nuovo stop produttivo nel Plant di viale Giovanni Agnelli. L’azienda ha comunicato in via cautelativa la richiesta di cassa integrazione ordinaria per l’unità Motori Fire e Motori Gse, T4 e V6 per il periodo che va dal 16 al 22 settembre 2024. In tale periodo potrà esser comandato personale in base ad esigenze tecnico organizzative dai propri responsabili di Ute. Inoltre visto l’aumento produttivo ed il passaggio a 20 turni della trasmissione eDCT si è aperta la possibilità di trasferta verso il sito di Mirafiori, chi è interessato può segnalare la propria candidatura al responsabile di Ute. Situazione analoga anche in Abruzzo. La cassa integrazione non colpisce soltanto lo stabilimento Stellantis di Termoli. A metà settembre nuova fermata produttiva anche all’ex Sevel, ora Stellantis Atessa. A renderlo noto è stato il comitato esecutivo del Plant della Val di Sangro. «Nella riunione di mercoledì 21 agosto, la Direzione di Stellantis Atessa ha illustrato al Comitato Esecutivo di Fim-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcf, l’attuale situazione di mercato e ha comunicato al Comitato di fare ricorso precauzionalmente e in modo preventivo, a una ulteriore settimana di Cigo, dal 16 settembre, al 22 settembre 2024 compresi, per un numero massimo, fino al totale dei dipendenti del Plant».

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