La cosiddetta bozza Meloni diffusa dal portale specializzato “Mondo balneare” ha più incattivito ancora di più i rapporti tra Governo e associazioni dei titolari degli stabilimento, piuttosto che migliorarli. Sì, perché dopo una estenuante e reiterata richiesta di confronto col Governo e con la stessa premier, trovarsi dinanzi a ipotesi che peraltro nulla dicono sulla quantificazione degli asset da mettere a gara, non è piaciuto affatto. «Si moltiplicano le indiscrezioni giornalistiche sui possibili contenuti del provvedimento legislativo sulle concessioni demaniali la cui approvazione da parte del Governo viene data per imminente.
In alcune si fa riferimento a ulteriori proroghe da altri escluse così come per l’indennizzo o la prelazione. Come detto lo scorso 22 agosto ci asteniamo dal commentare ipotesi e/o bozze in circolazione che al momento sono del tutto prive non solo di ufficialità ma soprattutto di definitività – ha riferito agli associati del Sib-Confcommercio il presidente nazionale, Antonio Capacchione – l’unica certezza è che il Governo non solo non ha e non sta concertando il provvedimento con le organizzazioni sindacali di categoria ma non lo ha neppure persino comunicato quanto oggetto di trattativa con la Commissione europea. Circostanza che stigmatizziamo. Appena sarà formalizzato il provvedimento legislativo saranno convocati gli organismi dirigenti per valutarne i contenuti e decidere le iniziative sindacali conseguenti». Una presa di posizione condivisa anche localmente, come ci ha confermato il presidente del Sib Molise, Nico Venditti.