Lamentele per l’inquinamento acustico causato dagli impianti tecnologici (centrale termica) del presidio ospedaliero San Timoteo di Termoli. Ebbene, accade anche questo, tanto che il sindaco Nico Balice, con propria ordinanza, ha imposto l’adozione delle misure di contenimento della rumorosità entro i limiti previsti dal piano comunale di zonizzazione acustica, esercitando le funzioni amministrative relative al controllo sull’osservanza alle prescrizioni attinenti al contenimento dell’inquinamento acustico prodotto da varie fonti fisse o mobili. A seguito dell’accertamento del superamento dei valori limite delle emissioni di diffusione acustica, il Comune ordina la regolarizzazione di tali rumori, con la richiesta al proprietario della sorgente fissa o mobile, di presentare una relazione a firma di un tecnico competente in acustica ambientale che riporti la tipologia degli interventi di bonifica da adottare e che ne dimostri il rispetto dei limiti vigenti per le sorgenti sonore. In caso di comprovata impossibilità ad attuare il risanamento acustico entro tale termine di 30 giorni dovrà essere presentato, sempre entro tale termine, apposito piano di risanamento indicando le caratteristiche e l’entità dei rumori generati in relazione alle attività svolte e alle sorgenti sonore utilizzate, gli effetti acustici provocati nelle aree circostanti, l’individuazione e la descrizione dei ricettori presenti in tali aree, gli obiettivi, le modalità e le priorità del risanamento. Inoltre, devono specificare la scansione temporale dei singoli interventi di bonifica, indicando i termini certi per l’adeguamento complessivo, e precisando indicatori oggettivi, da utilizzare per la verifica del raggiungimento degli obiettivi, nonché la stima degli oneri finanziari occorrenti e l’incidenza della spesa sull’impresa proponente. Lo scorso 12 settembre l’Arpa Molise, in risposta alla nota Asrem circa un esposto scritto a firma di cittadini residenti in via Lissa di Termoli, ha inviato l’esito delle misure relative alla indagine fonometrica e ispettiva. L’Asrem dovrà predisporre un piano di risanamento acustico, indicante il cronoprogramma degli interventi di bonifica che si andranno ad effettuare, corredata di una relazione finale a firma di un tecnico competente in acustica ambientale che dimostri il rispetto dei limiti previsti per la sorgente sonora. Nell’ordinanza del sindaco si chiede che il direttore sanitario invii entro 30 giorni (termine prorogabile su richiesta motivata) la relazione a firma del tecnico competente in acustica ambientale (ex L.447/95 art.2) che riporti la tipologia degli interventi di bonifica adottati e che dimostri il rispetto dei limiti vigenti per la suddetta sorgente sonora. In caso di comprovata impossibilità ad attuare il risanamento acustico entro il termine di 30 giorni dovrà essere presentato, apposito Piano di risanamento, indicando le caratteristiche e l’entità dei rumori generati in relazione alle attività svolte ed alle sorgenti sonore utilizzate, gli effetti acustici provocati nelle aree circostanti, l’individuazione e la descrizione dei ricettori presenti in tali aree, gli obiettivi, le modalità e le priorità del risanamento. Inoltre, si dovrà specificare la scansione temporale dei singoli interventi di bonifica, indicando i termini certi per l’adeguamento complessivo, precisando indicatori oggettivi, da utilizzare per la verifica del raggiungimento degli obiettivi, nonché la stima degli oneri finanziari occorrenti e l’incidenza della spesa sull’impresa proponente.

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