A poche ore dal ritorno in mare, che nel tratto del medio adriatico avverrà stasera tardi, arriva il documento di Fedagripesca. «È necessario riprendere il dialogo internazionale e dar vita a una nuova stagione di accordi bilaterali di libero scambio dell’Unione europea con le principali economie mondiali, che hanno finora garantito benefici alle imprese italiane, con la progressiva apertura di mercati come quello giapponese, canadese, latino-americano e la conseguente crescita delle vendite internazionali dell’agroalimentare italiano. In un contesto internazionale sempre più complesso – si legge nel documento – i sistemi alimentari si trovano al centro delle sfide relative alla salute degli ecosistemi, alla giustizia sociale e al benessere globale. La crisi climatica, le pandemie e le disuguaglianze alimentari richiedono un ripensamento profondo delle nostre strutture alimentari. Le cooperative agricole e agroalimentari e della pesca come modelli di aggregazione e sostegno agli agricoltori e ai pescatori possono giocare un ruolo cruciale per garantire la sostenibilità e la resilienza, non solo a livello nazionale ma anche internazionale». Il documento elenca diversi asset strategici: l’importanza della reciprocità, il riconoscimento degli standard di qualità e delle norme europee in materia di sicurezza sul lavoro; il cambiamento climatico globale e la gestione del rischio, gli accordi di libero scambio, gli investimenti in ricerca e innovazione, il ricambio generazionale, il nuovo patto per la pesca per tutelare il reddito dei pescatori, rilanciando investimenti e favorendo nuova occupazione, soprattutto giovanile, in un’ottica di corretta sostenibilità non solo ambientale.

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