La presenza dell’europarlamentare della Lega molisano Aldo Patriciello alla Fiera d’Ottobre di Larino, è stata occasione privilegiata per chiedere al deputato comunitario di spiegarci la ratio dell’interrogazione a risposta scritta presentata nei giorni scorsi sulla vertenza delle concessioni demaniali, con riferimento al turismo balneare. Nell’atto, sollecitato da Assodemaniali-Fenailp, Patriciello evidenzia che: «Negli ultimi mesi si è riaperto il dibattito relativo alla direttiva 2006/123/CE (cosiddetta Bolkestein) e tuttavia alla luce della procedura d’infrazione avviata dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per violazione della direttiva Bolkestein, il Governo italiano ha cercato di trovare una soluzione alla controversa questione delle concessioni balneari. In particolare, il 4 settembre 2024 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto volto a risolvere le questioni derivanti dalla suddetta procedura di infrazione. Tutto ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti interrogativi: 1. Ritiene la Commissione che per le concessioni balneari si possa prevedere una diversa applicazione della Direttiva in questione o, in alternativa, si possa procedere a modifiche e/o integrazioni della stessa? 2. In che modo la Commissione intende salvaguardare la posizione dei piccoli e medi imprenditori del settore che rischiano di trovarsi in una posizione di svantaggio nei confronti di possibili grandi investitori (multinazionali, fondi di investimento)?» In Parlamento, è attesa entro la prima settimana di novembre la conversione in legge del decreto Meloni, su cui, ad esempio, il Sib-Confcommercio ha espresso tutta la propria contrarietà, ribadita nel corso dell’assemblea nazionale dei balneari al salone TTG di Rimini. «La nuova legge sulle concessioni demaniali è inaccettabile e gravissima. Tutti i balneari italiani sono profondamente delusi e insoddisfatti. Tutt’altro che rassegnati e sottomessi. Porremo in essere qualsiasi iniziativa sindacale e giudiziaria per impedire un errore storico che sarebbe tragico per il futuro turistico del Paese oltre che per decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che rischiano di perdere il lavoro e le loro aziende. La lotta continua con più forza e determinazione». Per l’onorevole Patriciello, però, occorre un approccio pragmatico. «La vertenza balneare è una vertenza seria, che riguarda l’intero paese. L’Italia è il paese europeo che ha maggior numero di chilometri costieri, dove noi risentiamo più di tutti del problema della direttiva Bolkestein, credo che su questo tema il Governo è molto impegnato. C’è un tavolo oramai permanente a livello ministeriale, perché gli imprenditori che hanno investito la propria vita, facendo sacrifici per intere generazioni, oggi rischiano di ritrovarsi la propria concessione messa all’asta con un meccanismo di competitività, di concorrenza, pericoloso per la stessa azienda. Questo è uno scenario che ci preoccupa non poco, allora sono convinto che la mediazione del governo possa aiutare l’imprenditore sulla balneazione, per cercare di aggiustare quello che va adeguato, come alcune tariffe che magari non più compatibili con il mercato, soprattutto per i canoni concessori, ma occorre aiutare gli imprenditori a continuare ad investire sulla balneazione, sulle coste, per dare un turismo sempre più esigente, un turismo sempre più di qualità, che soltanto con gli investimenti si può fare».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.