Lo scorso 15 giugno è stato il centenario della nascita dell’onorevole Girolamo La Penna, per questa ricorrenza il 13 dicembre scorso era nata l’associazione che ne porta il nome e dopo un rinvio per motivi organizzativi, finalmente, questo momento di riconoscimento pubblico a un padre nobile del Molise ci sarà venerdì 18 ottobre. In quel pomeriggio sarà scoperto e inaugurato il busto posto all’ingresso di via Federico di Svevia, prima del Belvedere dei fotografi, con cui la città gli renderà omaggio. La presentazione dell’evento, che vede culminare il percorso partito nel dicembre 2023, ma che ne segnerà anche un nuovo inizio, è avvenuta ieri mattina, alla sala Ecclesia Mater della diocesi di Termoli-Larino, in piazza Sant’Antonio. Presenti il presidente dell’associazione, Nicola Felice, il suo vice, Antonio D’Aimmo e il tesoriere Francesco Fusco. Il Comune di Termoli è stato rappresentato dal vice sindaco, Michele Barile. Nell’occasione lancoata anche terza edizione del corso di formazione politica. Cambierà anche la location, i quindici incontri si organizzeranno all’auditorium comunale di via Elba e ciò permetterà a questo corso gratuito di poter avere anche una platea di iscritti più ampia. Corso che garantirà crediti formativi sia per l’Ordine dei giornalisti – in conferenza stampa il presidente Enzo Cimino – che a quello degli Avvocati, sempre sotto la direzione del professor Giovanni Di Giandomenico, ieri assente. Venerdì prossimo, dopo l’inaugurazione del busto in bronzo, alle ore 17, presso la sala consiliare del Comune di Termoli, è previsto un incontro al quale interverranno rappresentanti istituzionali di Comune e Regione Molise e diversi relatori quali Giovanni Di Giandomenico, presidente emerito della Regione Molise, Enrico Santoro, presidente emerito regione Molise, Giovanni Notaro, segretario regionale Cisl Abruzzo e Molise, Remo Di Giandomenico, ex parlamentare, Giuseppe Astore, ex senatore e l’ex consigliere regionale Francesco Mancini. Le conclusioni saranno invece di Giuseppe Gargani, presidente dell’associazione ex parlamentari Giuseppe Gargani e di Stefano Leone. «Il Comune di Termoli – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Barile – ha accolto di buon grado questa iniziativa per i grandi valori che l’onorevole Girolamo La Penna ha dimostrato nel corso degli anni lavorando non solo per Termoli ma bensì per tutto il Molise. Verrà posto un busto in suo ricordo all’ingresso del borgo antico e sarà un segno tangibile dell’azione politica svolta da La Penna». Sul corso di formazione, da precisare che negli ultimi due anni trascorsi su iniziativa e cura del Comitato San Timoteo di Termoli si sono svolti dei cicli di incontri culturali e formazione politica, registrando una nutrita, sentita e crescente partecipazione di iscritti di diversa età e livello culturale. Ciò ha portato l’Associazione nella decisione di proseguire l’iniziativa organizzando un nuovo ciclo di incontri da tenersi nel periodo novembre-aprile prossimo. Anche questa nuova proposta, un corso di formazione politica, può stupire quanto può anche lasciare indifferenti. In giro continua a non esserci molto apprezzamento per tutto ciò che ha a che fare con la politica, per cui continuare in questa iniziativa ha qualcosa di coraggioso e temerario. Obiettivo principe che gli organizzatori intendono raggiungere è quello di abbattere il muro di omertà sulla necessità di una preparazione adeguata per quanti desiderano o avvertono l’urgenza di impegnarsi in campo politico in senso ampio. Si è dell’avviso che non ci si improvvisa amministratori locali, responsabili di partito o candidati in liste elettorali, totalmente a digiuno dell’alfabeto della politica; tanti scoprono una specifica passione, si impegnano in iniziative momentanee, estemporanee, ma dietro una spinta emotiva ed occasionale. Per questo hanno bisogno di un sostegno solido e duraturo. Negli ultimi decenni non raramente la politica, l’impegno e la presenza in politica, è stata bistrattata non sempre a torto, in quanto non raramente ha significato possibilità di carriere personali, di arricchimenti non sempre trasparenti, di autogratificazioni ambiziose, di strumentalizzazioni meschine. Sfatare questo tipo di approccio è quanto mai indispensabile per ricollocare la politica nell’ottica che le spetta e per ridare dignità a chi, quasi istintivamente, avverte la passione per l’impegno a favore dello sviluppo della propria comunità di appartenenza. Partiamo dalla ferma convinzione che ogni cittadino è nativamente politico, chiamato a contribuire al bene della sua comunità e che alcuni hanno una spiccata vocazione a giocare la loro vita per questo. Anche il questo corso è stato pensato come un ordinato approfondimento, anche tecnico-scientifico, di tutto ciò che ha a che fare con la gestione della Cosa Pubblica, accanto naturalmente anche a temi di natura prettamente culturale. I destinatori sono tutti i cittadini particolarmente interessati ma, si spera, in special modo i giovani che intendono affacciarsi ad un mondo dal quale forse si sono allontanati delusi nelle loro giuste aspettative. Per Antonio D’Aimmo, celebrare la figura di La Penna (lui che è figlio dell’altro gigante democristiano Florindo) è ricordare la missione che ha permesso fossero realizzate le opere più importanti a livello nazionale e a livello locale, «Abbiamo avuto la possibilità di far sviluppare questa regione, era negli anni 70 al penultimo posto delle regioni meridionali, negli anni 80 è passato al secondo posto, subito dopo l’Abruzzo, un impegno di una classe dirigente a 360°».