Non sono trascorsi molti giorni dal tragico incidente costato la vita al brillante e giovane architetto Valentina Corona, che la statale 16, nel territorio di Campomarino, ha mietuto un’altra vittima della strada. Impatto violento, in direzione Sud, che non ha dato scampo affatto, nella serata di venerdì scorso, 18 ottobre, intorno alle 19.15, quello tra un Suv guidato da un 74enne pugliese residente a Termoli, e la bicicletta di un immigrato maliano di appena 27 anni. Una zona prossima al bivio della Sp 128, in contrada Lauretta, dove l’illuminazione è una chimera, al km 553,300, dove il ragazzo africano stava viaggiando in sella alla sua bici. Nel Suv, accanto al conducente, anche un passeggero, ma entrambi, evidentemente, non si sono accorti del ciclista. Il decesso è avvenuto sul colpo e vani sono stati i soccorsi prestati dal 118 Molise, intervenuto con l’equipe medica e i volontari della Misericordia di Termoli in ambulanza, tornata drammaticamente vuota alla postazione di via del Molinello. Per permettere le operazioni di recupero della salma, e i rilievi da parte dei Carabinieri della compagnia di Termoli, il tratto di strada è stato chiuso provvisoriamente al traffico, con la circolazione deviata localmente, peraltro in un orario e in segmento dall’alta densità di veicoli in transito. Sul posto anche i Vigili del fuoco del distaccamento adriatico. Ricevuto il nulla osta alla rimozione da parte del Pm di turno della Procura di Larino, la salma del 27enne extracomunitario è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale San Timoteo, dove ieri è stata effettuata, poco prima di pranzo, l’ispezione cadaverica da parte del medico legale incaricato. L’esito della ricognizione esterna ha convinto la Procura a disporre la restituzione del feretro ai familiari, senza disporre l’autopsia. Intanto, mezzi sequestrati e inquirenti al lavoro per stabilire le responsabilità del sinistro mortale, che come atto dovuto vedrà l’apertura di un fascicolo per omicidio stradale.

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