Com’era lecito attendersi, visto il mercato in netto calo (a dir poco) e la scelta di tagliare la produzione di motori endotermici per adeguarsi ai nuovi standard comunitari in vigore dal primo gennaio sulle emissioni di Co2, si estende la cassa integrazione allo stabilimento di Termoli. Si è tenuta nella mattinata di ieri la riunione coi rappresentanti delle organizzazioni sindacali e la direzione aziendale, nell’ambito del Comitato esecutivo.  La prossima settimana tutto lo stabilimento sarà fermo ad esclusione della lavorazione basamento Gse. In pratica, tre reparti produttivi (Gme, Fire e V6) non lavoreranno e del Gse attiva resta solo la lavorazione basamento, a basso impatto occupazionale, con la quasi totalità dei dipendenti per cui si farà ricorso alla cassa integrazione ordinaria. «Inoltre in attesa di conoscere le missioni produttive per il nostro stabilimento abbiamo chiesto all’azienda di tenere un incontro al più presto per trovare una soluzione alla problematica della maturazione dei ratei. Infine in merito al bonus 100 euro, l’azienda ha riferito che ci farà sapere nelle prossime settimane le modalità operative per poterne usufruire». Intanto, il segretario della Uilm, Rocco Palombella, ha diffuso una lettera di ringraziamento per l’esito dello sciopero di venerdì scorso. «Sono passati pochi giorni dal 18 ottobre, una data che rimarrà indelebile nella storia sindacale e della nostra Organizzazione. In migliaia avete aderito allo sciopero dell’auto e avete partecipato attivamente alla grande manifestazione di Piazza del Popolo a Roma, che ha visto anche il coinvolgimento di tutta la Segreteria della Uil e del Segretario generale Bombardieri. Vedere una piazza così grande “dipinta di blu”, con bandiere, cappellini, magliette e striscioni della Uilm, è stato un segnale di forza, coraggio e grandezza che mi ha reso orgoglioso di essere alla guida della nostra Organizzazione. Con questa mia breve lettera voglio cogliere l’occasione per ringraziarvi ancora una volta. Grazie della partecipazione e dello sforzo, anche economico, che avete sostenuto per esserci nonostante fossero passati pochi giorni da un altro evento straordinario come quello della nostra assemblea nazionale di Firenze. Ho già avuto modo di ringraziarvi in quella occasione, ma non potevo non farlo oggi con ancora più gratitudine alla luce dell’ottima riuscita di una manifestazione a difesa di un settore, quello dell’auto, che rappresenta tutto quello che noi metalmeccanici siamo da sempre: passione, professionalità, competenza e ingegno. Siamo noi il simbolo del vero Made in Italy, che non vogliamo e non possiamo disperdere né cancellare. Come ho detto dal palco alla fine del mio intervento: questo è solo l’inizio, continueremo con maggior impegno e determinazione a far sentire la nostra voce. La nostra mobilitazione e la grande energia che abbiamo percepito in piazza sono senza ombra di dubbio la testimonianza di un sindacato vivo e forte. Ci aspettano numerose battaglie sulle vertenze aperte, ma anche per i rinnovi dei Contratti Nazionali. Dobbiamo continuare a lottare insieme per un futuro migliore, per difendere i nostri posti di lavoro, per difendere gli uomini e le donne che fanno grande il nostro Paese. Grazie ancora per il vostro impegno e per aver dimostrato che, uniti, possiamo fare la differenza».

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