Le espressioni folkloriche, nelle quali si concentra il patrimonio identitario e i valori storico – culturali realizzati dalle diverse comunità, negli ultimi decenni del secolo scorso sono state definite, prima dagli studiosi e poi riconosciute dai politici, come “beni culturali etnografici”, equiparandole così ai beni archeologici e storico – artistici. Nel quadro di tali valutazioni scientifiche e politiche, la Fitp che, già dalla sua costituzione, si richiama alla Convenzione per la tutela del patrimonio culturale adottata dalla Conferenza Generale dell’Unesco, al fine di garantire la conservazione, la conoscenza e la trasmissione alle future generazione del patrimonio demo-etno-antropologico delle diverse comunità italiane, ha istituito il titolo di “Città del Folklore” da assegnare alle Città che, su espressa richiesta rivolta alla Federazione da parte di Enti Locali, possano dimostrare di aver attuato interventi atti alla salvaguardia del proprio patrimonio etnografico. La città di Termoli è stata insignita del titolo di “Città del Folklore 2024”. L’ambito riconoscimento è stato conferito dalla F.I.T.P. (Federazioni Italiana Tradizioni Popolari) il cui intento è “Promuovere e favorire la vitalità delle culture popolari con manifestazioni, spettacoli, ricerche, studi scientifici e divulgativi”. Quest’anno, Termoli è stata riconosciuta Città del Folklore con le città di Roccamulera (Sicilia) e Palagianello (Puglia). Per la città adriatica si tratta di un vero e proprio tributo in quanto, da sempre, proprio Termoli è fulcro di gruppi dediti alla divulgazione delle tradizioni popolari e che da diversi anni, per tramite dell’amministrazione comunale, organizza nei mesi estivi il Festival Internazionale del Folklore. Termoli “Nota per la sua Scalinata del Folklore e per la sua lunga tradizione di festival folcloristici e per il Festival Internazionale del Folklore”. «Importante riconoscimento in campo nazionale e internazionale per la nostra comunità. Nel concetto del rapporto tra il mare e la vita, il Luogo dell’ uomo rappresenta, da millenni, il nascere e il consolidarsi del Sapere del Popolo, vero e ineludibile fondamento e baluardo della Educazione e della Cultura del pianeta. Da secoli la città di Termoli, favorita dalla particolare posizione geografica lungo un tratto di costa del mare Adriatico, esprime una particolare Conoscenza delle Tradizioni e dei Costumi. Anche nel Molise, come in Italia e in Europa, il Folklore, forma di aggregazione sociale e culturale incentrata sullo studio, sul recupero e sulla rievocazione della sedimentazione orale delle tradizioni popolari, assume rilievo scientifico in relazione alla dimensione etnologica, codificando l’oralità popolare in una seria di elementi antropologico-culturali considerati oggettivi. La foto ricorda le Universiadi di Zagabria nel 1987 e il gruppo folklorico A’ Shcaffètte che fu scelto per rappresentare l’ Italia in quel bellissimo evento mondiale». Nella valutazione per l’assegnazione del titolo “Città del Folklore” sono elementi di merito gli accordi di programma con gruppi folklorici e associazioni impegnati a promuovere le manifestazioni della cultura popolare tradizionale mediante spettacoli, rassegne, studi, ricerche e pubblicazioni. Alla Città insignita di tale titolo viene consegnata un’insegna che, allocata all’ingresso dell’abitato, esplicita il riconoscimento con un apposito logo già depositato presso i competenti uffici ministeriali e, quindi, a tale scopo istituzionalizzato. Per il sindaco Nico Balice, il premio «Consente di dare lustro alla nostra città e alle associazioni che con passione e dedizione si adoperano per la diffusione delle tradizioni popolari». Ieri mattina al cinema Sant’Antonio la cerimonia ufficiale di consegna del riconoscimento di “Città del Folklore” alla città di Termoli da parte della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Un riconoscimento sul quale ha puntato molto l’amministrazione comunale e tutte le associazioni, accorse in massa, che da anni lavorano per diffondere le tradizioni folkloriche e marinare della città adriatica. Erano presenti il Sindaco Nicola Balice, l’assessore alla Cultura e vicesindaco Michele Barile e tanti altri esponenti dell’amministrazione comunale che non hanno voluto mancare all’appuntamento al pari del senatore Costanzo Della Porta, l’onorevole Elisabetta Lancellotta, l’assessore regionale Michele Marone in rappresentanza della Regione, c’era anche il sottosegretario Vincenzo Niro, in rappresentanza del presidente Francesco Roberti e tutti coloro che hanno contribuito alla nascita e alla diffusione del folklore in città. Il riconoscimento al primo cittadino è stato consegnato da Luciano Bonventre, assessore nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Il titolo di “Città del Folklore” è stato istituito per insignire le città più meritevoli che nel tempo hanno saputo riscoprire, valorizzare e diffondere la cultura delle tradizioni popolari in Italia e all’estero mettendo in evidenza il proprio territorio di riferimento. Ci sono dei requisiti fondamentali per presentare la domanda alla Federazione tramite proposta del Consiglio Comunale. Attualmente in Italia ci sono 300 gruppi affiliati alla FITP che sono i custodi diretti delle tradizioni. Il Folklore e la cultura popolare già da tempo sono agli onori delle cronache per i centri coinvolti nella diffusione delle tradizioni popolari. Attività che anche a Termoli è rappresentata da anni grazie al Festival Internazionale del Folklore e per la scalinata intitolata proprio al Folklore. «Ci sono tanti esordi in questo periodo, e questo è l’ennesimo – ha spiegato il sindaco Nicola Balice – è una grande emozione perchè questo riconoscimento dà lustro e merito a tutti noi termolesi, all’amministrazione comunale e alle associazioni che tanto si adoperano per la diffusione delle nostre tradizioni e questa è la riprova. Sicuramente organizzeremo eventi sia in città ma anche fuori per dare visibilità alla nostra storia e alla nostra memoria. Ci sono già tante iniziative che danno lustro alla nostra Termoli, sicuramente implementeremo queste attività con nuove iniziative». Diverse le associazioni che operano sul territorio, tante vedono coinvolte pluralità di persone impegnate nella rappresentazione del folklore e della tradizione da cui poi parte tutto. «E’ un riconoscimento – ha detto l’assessore alla Cultura e vicesindaco Michele Barile – che accogliamo con grande orgoglio. E’ un premio a tutto il lavoro svolto dalle associazioni della città negli ultimi cinquanta anni e rappresenta anche un monito e uno stimolo per il futuro a cercare di tramettere tramite il folklore e le attività culturali le nostre radici». A moderare l’incontro Stefano Leone che, dopo i saluti istituzionali, ha lasciato la parola ai veri protagonisti dell’evento. I rappresentanti dei gruppi folklorici hanno così potuto ripercorrere le tappe più importanti che hanno portato al riconoscimento di “Città del Folklore”. Erano presenti Domenico Senese presidente dell’associazione “A’ Schaffette”, Don Enzo Ronzitti presidente dell’associazione “A’ Paranze”, Fabio Antenucci direttore artistico “Tradizioni Amiche”, Angelo Ciavarella presidente “La Voce della Tradizione”, Giuseppe Bucci associazione “Terzo Millennio”, Roberto Antonetti “A Sartagne”, Nicolino Cannarsa Padre del Folklore 2007 e Antonio Mucci Padre del Folklore 2017”. Numerosi i gruppi in costume provenienti dal Molise, nelle località di Longano, Ripalimosani, Campochiaro, San Giuliano del Sannio e Agnone, coi Dragoni del Molise. La targa, momento emozionante, è stata assegnata dall’assessore nazionale della Fitp, Luciano Bonventre. Mezzo secolo quasi di tradizioni popolari termolesi esportate nel mondo.

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