Autonomia differenza, progetto politico che scava un solco, davvero, tra centrodestra e centrosinistra. Nello scorso Consiglio comunale, a Termoli, la maggioranza ha respinto la richiesta di ordine del giorno presentato dall’opposizione (dopo che in precedenza un primo tentativo, nei mesi scorsi, era stato dichiarato inammissibile). Nel dibattito, animato da diversi consiglieri, con posizioni distinte e distanti, con Stumpo che illustra, e gli interventi di Di Brino, Spezzano, Scurti, Sabella, Felice, Terone e Balice. Infine, chiarimento di Ciarniello sulla precedente inammissibilità. Proprio su Balice si è acceso ieri il riflettore dem, per il termine piuttosto colorito, evocando la celebre “supercazzola”. L’esponente del Pd, Simone Coscia, è così intervenuto a riguardo. «All’ultimo Consiglio comunale dell’11 novembre, il sindaco di Termoli Balice, nel respingere integralmente le varie mozioni presentate dalla minoranza le ha definite, con linguaggio chiaramente istituzionale, delle “Supercazzole” politiche. Poco dopo, discutendo dell’ordine del giorno riguardante il tema dell’autonomia differenziata, con il piglio di un consumato costituzionalista e con il supporto di dati economici confortanti, ha manifestato senza alcun dubbio, che l’autonomia differenziata farà bene a Termoli! Probabilmente, alla sua evidente Supercazzola il nostro caro Sindaco ha voluto aggiungerci uno spritz di troppo! Che questa riforma non farà bene a Termoli, non farà bene al Molise e soprattutto non farà bene all’Italia, è ormai un dato di fatto, che perfino gran parte dei componenti della sua stessa maggioranza non ne fanno mistero. Senza spingersi ad approfondite analisi costituzionali o econometriche, facciamo qualche esempio. Consideriamo la gestione energetica e la politica industriale. Immaginatevi il Molise che deve fare la programmazione energetica, quando è una materia che farebbe bene ad affrontare l’Ue, armonizzando situazioni nazionali. Vi immaginate, da soli, a contrattare i costi per l’energia oppure a regolare la politica industriale con Stellantis o – si spera- la Gigafactory? Si potrebbe obiettare: ma il Molise non chiederebbe tale esercizio di materie. Sbagliato! Se lo chiedessero le altre regioni, come d’altro canto stanno già facendo, noi molisani saremmo chiamati a restare soli nella gestione con lo Stato e con lo spezzatino aumenteranno ritardi ed inefficienze. Magari anche senza risorse, perché le regioni, insieme alle competenze, chiederanno risorse. Chi ce li mette? La Regione Molise? La Città di Termoli? Ancora, la protezione civile con erosione coste. Bisogna domandarsi, è sicuro che sapremo fronteggiare, considerato il nostro bilancio regionale in perdita di quasi mezzo miliardo con un debito pro capite di circa duemila euro e le nostre carenti infrastrutture, possibili alluvioni e fenomeni atmosferici catastrofici come quelli che si stanno purtroppo verificando in tutta Europa? E veniamo alla sanità, perla delle perle della gestione molisana. Con quali soldi si potrebbe migliorare un quadro così scadente? Con le tasse su cosa? No, perché non so se il nostro Sindaco sia al corrente che la sua giunta regionale ha messo le tasse al massimo e anche così non riesce a chiudere il bilancio regionale in pareggio. O ancora, crediamo alla favola di un decreto Molise ad hoc, promesso da parlamentari meramente nominati e fedeli solo ai rispettivi partiti? E quindi? qual è l’idea autarchica vincente che ha il nostro Sindaco per la sanità termolese? Potremmo andare oltre parlando di cultura integrativa, coesione sociale, solidarietà, uguaglianza ed equità tra nord e sud, ma so bene che in questa epoca “trumpiana” forse non sono tematiche proprio di moda. Spero solo che il nostro sindaco, in futuro, sia più sobrio nelle sue dichiarazioni e ponderi meglio le decisioni, senza lasciarsi trasportare davvero da pseudo idee sponsorizzate ad arte da chi pensa più ai singoli interessi, che a quelli del proprio paese e della comunità. Se proprio ha necessità di seguire qualcuno, segua l’esempio del governatore calabrese Occhiuto, anch’egli appartenente a Forza Italia, il quale ha però capito che l’autonomia differenziata è una fregatura per la sua regione e la “Supercazzola” l’ha rispedita intelligentemente al mittente Calderoli». Parole su cui ha replicato il primo cittadino: «Evidentemente gli spritz danno alla testa a chi non riesce neanche a seguire la logica di un consiglio comunale. Quindi, prima di prendere carta e penna, consiglierei all’avvocato Simone Coscia, elemento di spicco del Partito Democratico e della sinistra al caviale, di documentarsi bene invece di improvvisare considerazioni per cercare un minimo di visibilità. L’unica cosa che posso accettare è la sua diversità di vedute sull’autonomia differenziata. Per il resto sembra che l’avvocato Coscia poco abbia inteso del consiglio comunale. Eppure, da qualche anno, ci sono le dirette streaming sul canale YouTube del Comune di Termoli. Ci sono esaustivi resoconti degli organi di stampa. Ma sembra non bastare anche se c’è la sala consiliare dove tutti sono sempre i benvenuti. Tuttavia, gli “opinionisti” seriali da “struscio” sono sempre assenti anche se poi, con inutile sarcasmo, assumono le sembianze di improvvisati bacchettoni. Perché di supercazzola si è parlato, ma i bene attenti hanno potuto intuire che quella battuta si è riferita alla mozione sul verde e pdf autonomia, con circostanziate motivazioni, e non certo all’ultimo quando, invece, si è discusso proprio di autonomia differenziata. Argomento sul quale si è tanto interloquito con i diversi interventi da parte dei consiglieri comunali e con le mie ultime, personalissime, considerazioni. Ma probabilmente l’ora tarda, la poca attenzione, forse la fame e mettiamoci anche qualche spritz di troppo hanno fatto capovolgere tutta la struttura dell’assise civica, a questo punto, letta completamente al contrario dall’avvocato Coscia solamente il giorno dopo. Dunque, nell’eventualità l’avvocato Coscia sia realmente interessato alla cosa pubblica, per la prossima volta consiglio di prestare più attenzione ai consigli comunali e agli interventi. Gli spritz, invece, è meglio tenerli in frigorifero. Anche perché, se non lo sa, non ne ho mai bevuto neanche uno. Quindi avvocato Coscia, ai già citati primi punti all’ordine del giorno di inizio consiglio, aggiungerei tra le supercazzole anche questo suo ultimo intervento».

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