L’occasione della conferenza stampa di venerdì scorso sull’attività di laparoscopia all’ospedale San Timoteo è stata ghiotta per parlare col primario di Chirurgia generale, Angelo Ferrara, che da alcuni mesi si è trasferito in città da Firenze, precisamente dal Careggi.
«Sono qui da 4 mesi, quindi qualche bilancio si può fare, chiaramente un pochino provvisorio. Però devo dire che ho trovato due cose importanti: una grossa volontà aziendale di far crescere l’ospedale di Termoli e quindi di accontentarmi in cose importanti come possono essere le tecnologie e le risorse umane e poi la seconda cosa aver trovato un personale professionalmente molto valido. Ho trovato dei collaboratori particolarmente autonomi – riferisce il dottor Ferrara – con cui collaborare e con cui collaboro molto bene, inoltre, ho trovato anche delle professionalità in ambiti che aiutano la chirurgia come la radiologia e l’endoscopia digestiva e questo ci permetterà di fare cose molto importanti. In favore della cittadinanza, sia in ambito chirurgico diciamo benigno, che anche per quanto riguarda la patologia oncologica r oncologica mininvasiva, è un po’ la mia Mission quella di fare di Termoli un centro in cui si faccia chirurgia mininvasiva prettamente oncologica. La scelta di venire a Termoli è stata un po’ casuale, io lavoravo in un posto dove tutto sommato stavo molto bene e le tecnologie erano di primo livello. C’è un po’ tutto a Careggi, perché è una grossa azienda, per questo la decisione di concorrere per il San Timoteo è nata dal fatto di voler portare una scuola molto valida come quella Fiorentina al Sud e in questo caso all’ospedale di Termoli e per cercare di costruire qualcosa sia nella formazione dei giovani – e mi farebbe molto piacere metterli in condizioni di poter fare una chirurgia mininvasiva avanzata – sia di dare in un posto come Termoli la possibilità ai cittadini di non dover emigrare per essere operati; ma di trovare un ambiente valido in cui hanno delle professionalità che possano dargli quanto serve al territorio».

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