Da una Gigafactory all’altra, purché si faccia. Lo spauracchio di fine settembre, ossia il trasloco di Stellantis in Spagna, dopo lo stop allo stabilimento di Termoli, dove l’investimento è di Acc, si è materializzato, ma pare non discapito della fabbrica bassomolisana. Leggendo nelle pieghe della nota Acc, infatti, c’è il chiaro riferimento alla conferma degli impegni entro il primo semestre 2025. Se vogliamo, con una dilatazione dei tempi di un ulteriore trimestre, visto che l’asticella era stata spostata a dopo marzo. Stellantis e Catl hanno annunciato ieri di aver raggiunto un accordo per investire fino a 4,1 miliardi di euro in una joint venture al fine di costruire un impianto europeo di batterie al litio ferro fosfato (LFP) su larga scala a Saragozza, in Spagna. Progettato per essere completamente neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, l’impianto di batterie sarà realizzato in diverse fasi e successivi piani di investimento. Con l’obiettivo di iniziare la produzione entro la fine del 2026 presso lo stabilimento di Stellantis a Saragozza, in Spagna, l’impianto potrebbe raggiungere una capacità di 50 GWh, a seconda dell’evoluzione del mercato elettrico in Europa e del continuo sostegno delle autorità in Spagna e dell’Unione Europea. La joint venture al 50% tra CATL e Stellantis potenzierà l’offerta LFP di Stellantis, la migliore della categoria in Europa, consentendo alla casa automobilistica di offrire autovetture, crossover e SUV elettrici a batteria di qualità superiore, durevoli e convenienti nei segmenti B e C con autonomie intermedie. Nel novembre 2023, Stellantis e CATL hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) non vincolante per la fornitura locale di celle e moduli di batterie LFP per la produzione di veicoli elettrici in Europa e hanno stabilito una collaborazione a lungo termine su due fronti strategici: la creazione di un’ambiziosa roadmap tecnologica per supportare i veicoli elettrici a batteria (BEV) avanzati di Stellantis e l’identificazione di opportunità per rafforzare ulteriormente la catena del valore delle batterie. «Stellantis si impegna per raggiungere un futuro decarbonizzato attraverso l’utilizzo di tutte le tecnologie avanzate di batterie disponibili, in modo da offrire ai nostri clienti prodotti competitivi per i veicoli elettrici – ha dichiarato il presidente di Stellantis John Elkann – questa importante joint venture con CATL permetterà di produrre batterie innovative in uno stabilimento già leader nel settore dell’energia pulita e rinnovabile, contribuendo al funzionamento di un approccio sostenibile a 360 gradi. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo annuncio, comprese le autorità spagnole per il loro continuo sostegno. «La joint venture ha portato la nostra collaborazione con Stellantis a nuovi livelli. Credo che la nostra tecnologia per batterie all’avanguardia oltre al nostro eccezionale know-how operativo combinati con l’esperienza di Stellantis, siano una scelta ottimale. L’esperienza pluridecennale nella gestione di attività commerciali a Saragozza garantirà un’importante storia di successo nel settore – ha dichiarato Robin Zeng, Presidente e Ceo di CATL – l’obiettivo di CATL è quello di rendere la tecnologia a zero emissioni di carbonio accessibile in tutto il mondo e siamo pronti a collaborare con i nostri partner globali attraverso modelli di cooperazione sempre più innovativi». CATL sta portando in Europa una tecnologia di produzione di batterie all’avanguardia attraverso i suoi due stabilimenti in Germania e Ungheria, entrambi già operativi. L’impianto spagnolo migliorerà le capacità di CATL di raggiungere gli obiettivi climatici dei clienti, ribadendo ulteriormente il proprio impegno nel promuovere la mobilità elettrica e la transizione energetica in Europa e nel mercato globale. Stellantis utilizza un approccio a doppia chimica – nichel manganese cobalto (NMC) e litio ferro fosfato (LFP) – per soddisfare le esigenze dei suoi clienti e introdurre tecnologie innovative per le celle e i pacchi batteria. Stellantis sta lavorando per diventare un’azienda carbon net zero entro il 2038, tutti gli ambiti inclusi, con una compensazione percentuale a una cifra delle emissioni rimanenti. La transazione dovrebbe concludersi nel corso del 2025 ed è soggetta alle consuete condizioni normative. Così, Acc interviene sul progetto di joint-venture tra Stellantis e CATL per la costruzione di un impianto di batterie LFP su larga scala in Spagna rappresenta un ulteriore passo avanti nella transizione dell’Europa verso la mobilità elettrificata. «Questo progetto illustra il forte impegno di Stellantis per l’elettrificazione in Europa e integra il progetto della Gigafactory Acc, che Stellantis ha co-fondato e sostiene sin dal suo inizio nel 2020. Stellantis ha un portafoglio iconico di 14 marchi con relativi piani di elettrificazione e sta sfruttando una strategia a doppia chimica (NMC e LFP) che mira a soddisfare le ampie esigenze dei clienti. La joint venture ACC è orgogliosa di contribuire a soddisfare tali esigenze con la sua chimica NMC all’avanguardia. ACC è concentrata sull’ulteriore miglioramento delle operazioni di produzione e sull’ottimizzazione dei costi presso la sua Gigafactory di Billy-Berclau/Douvrin, per affrontare le sfide di un settore totalmente nuovo e di importanza altamente strategica per l’Europa. Come spiegato lo scorso maggio, Acc sta valutando il modo migliore per sviluppare una chimica a basso costo e adatta di conseguenza le sue roadmap industriali e tecnologiche. In questo contesto, Acc confermerà i suoi piani nella prima metà del 2025, forte del rinnovato sostegno strategico e finanziario dei suoi azionisti», chiaro il riferimento allo stabilimento di Termoli e c’è anche in pendenza quello teutonico di Kaiserslautern. In precedenza, sempre nei giorni scorsi, Stellantis e Zeta Energy Corp. avevano annunciato un accordo di sviluppo congiunto volto a far progredire la tecnologia delle celle a batteria per applicazioni su veicoli elettrici (EV). La partnership punta a sviluppare batterie per EV al litio-zolfo con una rivoluzionaria densità energetica gravimetrica, capace di raggiungere una densità energetica volumetrica paragonabile all’attuale tecnologia agli ioni di litio. Per i clienti, il risultato potrebbe essere un pacco batteria molto più leggero, con la stessa energia delle attuali batterie agli ioni di litio ma con una maggiore autonomia, una migliore maneggevolezza e prestazioni superiori. Inoltre, la tecnologia ha il potenziale per migliorare la velocità di ricarica rapida fino al 50%, rendendo l’acquisto dei veicoli elettrici ancora più conveniente. Le batterie al litio-zolfo potrebbero costare meno della metà del prezzo per kWh rispetto alle attuali batterie agli ioni di litio. «La collaborazione con Zeta Energy è un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di elettrificazione che ci consente di offrire veicoli puliti, sicuri ed economicamente convenienti- ha dichiarato Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis – tecnologie all’avanguardia come quella delle batterie al litio-zolfo possono supportare Stellantis nel suo percorso verso la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2038, assicurando al contempo ai nostri clienti autonomia, prestazioni e prezzi ottimali». Le batterie saranno prodotte utilizzando materiali di scarto e metano, con emissioni di CO2 significativamente inferiori rispetto a qualsiasi altra tecnologia di batterie esistente. La tecnologia delle batterie Zeta Energy è pensata per essere implementata all’interno delle gigafactory esistenti e potrebbe beneficiare di una catena di approvvigionamento “corta” sia in Europa sia in Nord America. L’accordo di collaborazione prevede sia lo sviluppo di pre-produzione sia la pianificazione della produzione futura. Al termine del progetto, le batterie sono destinate ad alimentare i veicoli elettrici di Stellantis entro il 2030. La tecnologia delle batterie al litio-zolfo offre prestazioni superiori a un costo inferiore rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio. Grazie alla sua ampia disponibilità e alla sua convenienza, lo zolfo riduce sia le spese di produzione sia il rischio lungo la catena di approvvigionamento. Le batterie al litio-zolfo di Zeta Energy utilizzano materiali di scarto, metano e zolfo non raffinato, un sottoprodotto di varie industrie, e non richiedono l’utilizzo di cobalto, grafite, manganese o nichel. Lo sviluppo di veicoli elettrici ad alte prestazioni e a prezzi accessibili è un elemento fondamentale di Dare Forward 2030, il piano strategico di Stellantis che prevede oltre 75 modelli di veicoli elettrici. A sostegno di questa ambizione, Stellantis sta adottando un approccio a doppia chimica per soddisfare le esigenze dei suoi clienti, valutando diverse tecnologie innovative per le celle e i pacchi batteria.