Dieci stazioni disseminate su gran parte del basso Molise, che coprono un territorio esteso da Montefalcone nel Sannio a Portocannone, su 17 comuni. Questa la giurisdizione della compagnia dell’Arma dei Carabinieri di Termoli, guidata dal settembre 2020 dal maggiore (prossimo all’avanzamento di grado a tenente colonnello) Alessandro Vergine. Il 2025 segnerà anche il suo trasferimento, che avverrà sempre dopo l’estate. Proprio con l’ufficiale della Benemerita abbiamo promosso un confronto sui dati dell’attività operativa portata avanti nel 2024, numeri che hanno messo in rilievo anche evoluzioni sorprendenti, dove clamore e allarme sociale non sempre sono poi suffragati dagli accadimenti. Parlando in termini di cifre, sono stati 2.024 i reati denunciati in Procura, con 78 arresti e 438 denunce a piede libero.
I furti totali denunciati ammontano a 954, di cui 50 scoperti, con 14 arrestati e 29 denunce. Furti in abitazione 152, 363 i veicoli rubati, dati in linea con l’anno precedente. Invece, sono dimezzati i furti sulle auto in sosta, appena 36. Cinque le rapine. Scendono della metà anche le truffe agli anziani, sono state 9, mentre il livello d’allerta sui codici rossi resta particolarmente alto: 69; tendenza che si è manifestata in modo evidente dopo la pandemia. Prosegue la lotta al narcotraffico e allo spaccio di stupefacenti, con 17 arresti e 13 denunce. Nel corso dell’attività di routine, svolta con pattuglie e perlustrazioni, sono state controllati in totale oltre 16mila persone e più di 11mila veicoli, nonché elevati 650 verbali per infrazioni al Codice della Strada, per importo totale di quasi 240mila euro.
Sul calo delle truffe agli anziani, il maggiore Vergine ha sottolineato che «Non è solo una attività preventiva e repressiva da parte nostra sul territorio, svolto con le pattuglie che tra l’altro hanno prodotto per esempio nel 2023 anche un arresto inf fragranza per truffa, ma sono frutto anche di un’attenzione del cittadino che noi abbiamo in qualche modo stimolato anche con incontri pubblici, con le cittadinanze di vari comuni, dove magari il fenomeno in alcuni periodi era più sentito e che ha trovato riscontro, perché in realtà i tentativi ci sono, anche telefonici, ma la consumazione è notevolmente in calo di questo tipo di reati nel 2024, ripeto rispetto al 2023 che era un anno in cui c’è stato un picco di truffe, ma non a Termoli, in particolare, ma in generale anche sul territorio nazionale di fronte a numeri calanti». Il comandante della compagnia ha anche sottolineato come l’allarme sociale suscitato dai reati predatori, si riferisce, probabilmente, alla percezione del cittadino in alcuni casi, limitata a un periodo contingente, un periodo molto limitato. Probabilmente questo porta a creare allarmi a volte ingiustificati perché i numeri sul medio-lungo termine poi in realtà non rispecchiano questo. Per quanto riguarda le violenze di genere si è notato nel periodo pandemico e parlo di un’esperienza anche pregressa perché io sono arrivato qui già nel periodo Covid, quindi vivevo la stessa situazione in un’altra realtà lucana, molto simile per certi punti di vista; è iniziata una crescita dei cosiddetti reati da codice rosso, che trova riscontro anche oggi in un numero sicuramente più elevato di denunce. Noi veniamo a conoscenza di fatti che in realtà perdurano spesso, quindi questa è la punta dell’iceberg, perdurano da anni. Riscontriamo che nella vittima c’è una maggiore consapevolezza, una maggiore volontà di denunciare. Quindi, verosimilmente, una maggiore fiducia nelle forze dell’ordine a denunciare perché ripeto molti codici rossi sono frutto di problematiche sedimentate.
Sullo spaccio di droghe, «Per quanto riguarda l’area del basso Molise in particolare, possiamo dire che l’attività si è incrementata dal punto di vista preventivo, ma anche repressivo, tant’è che gli arresti in flagranza per questo tipo di reati sono sostanzialmente più che raddoppiati rispetto al 2023 Questo non significa che si siano raddoppiati anche i reati ma abbiamo posto una particolare attenzione a questo fenomeno. Riceviamo segnalazioni da parte di genitori preoccupati per ragazzi con età anche abbastanza contenuta, che ci hanno portato in qualche modo ad attenzionare forse anche maggiormente rispetto ad altri. L’area costiera per una serie di motivi soprattutto per una criminalità esogena che purtroppo è legata al confine che noi abbiamo con aree ad alta densità criminale, soprattutto della provincia di Foggia in particolare; questo sicuramente non significa che non ci sia anche qui chi delinque, però soprattutto sui reati predatori in qualche modo è evidente l’incidenza della criminalità limitrofa». Infine, un messaggio rivolto al cittadino per rinnovare lo spirito di collaborazione. «Invito tutti ad avere fiducia nelle forze dell’ordine e segnalare, io preferisco, come dico sempre, una telefonata in più anche se risultasse poi infondata e non una telefonata in meno e poi trovarci davanti a commissione di reati su cui non siamo stati messi nelle condizioni di poterli prevenire o reprimere, quindi chiamate. Non abbiate remore a chiamare le forze dell’ordine e in particolare i Carabinieri».