L’occasione della conferenza stampa del 21 novembre era stata interessante per scoprire anche i propositi del primario di Chirurgia generale, Angelo Ferrara, che da alcuni mesi si era trasferito in città da Firenze, precisamente Careggi. Purtroppo, per scelte di carattere esclusivamente familiari, alla scadenza del periodo di prova semestrale, è dovuto rientrare in Toscana, qui così si era espresso: «Ho trovato due cose importanti: una grossa volontà aziendale di far crescere l’ospedale di Termoli e quindi di accontentarmi in cose importanti come possono essere le tecnologie e le risorse umane e poi la seconda cosa aver trovato un personale professionalmente molto valido. La decisione di concorrere per il San Timoteo è nata dal fatto di voler portare una scuola molto valida come quella Fiorentina al Sud e in questo caso all’ospedale di Termoli e per cercare di costruire qualcosa sia nella formazione dei giovani – e mi farebbe molto piacere metterli in condizioni di poter fare una chirurgia mininvasiva avanzata – sia di dare in un posto come Termoli la possibilità ai cittadini di non dover emigrare per essere operati; ma di trovare un ambiente valido in cui hanno delle professionalità che possano dargli quanto serve al territorio». Ma le cose sono andate diversamente. Lo scorso 14 gennaio è stato comunicato che non avrebbe proseguito l’esperienza. Il suo arrivo venne amplificato nella campagna elettorale delle amministrative come esempio di nuova attrattività della sanità molisana, concetto che si ritrova nelle parole autunnali del dottor Ferrara, ma esigenze personali hanno imposto altre decisioni. «Lascio con grande dispiacere l’ospedale San Timoteo di Termoli. Una decisione difficile ma obbligata, legata solo ed esclusivamente a motivi familiari. I miei congiunti non riescono a raggiungermi in Molise», ha spiegato il professionista che da qualche mese era alla guida dell’Unità Complessa dopo il superamento di un concorso. Così il rientro a ‘casa’ in Toscana, al Careggi, a supporto del dottor Bencini. «Sono molto rammaricato – ha spiegato il dottor Ferrara – avevo da subito abbracciato il progetto promosso dall’Asrem, legato alla chirurgia mininvasiva di cui mi occupo da lungo tempo. Per me era una sfida che stavo portando avanti con entusiasmo e sono certo che si sarebbero raggiunti dei grandi risultati, superando eventuali criticità. Purtroppo, però, nonostante abbia provato a percorrere strade alternative, ho dovuto scegliere tra il lavoro al San Timoteo e la famiglia. Quella in Molise resta una esperienza positiva. Avrei potuto fare tanto, grazie anche all’attenzione che mi è stata da sempre riservata da tutta la Direzione Strategica dell’ASReM che su di me ha puntato, sostenendomi e appoggiando le mie richieste». «Siamo convinti che il dott. Ferrara abbia trovato in noi quanto sperato – ha aggiunto il direttore generale dell’Asrem, Giovanni Di Santo – si fa spazio il dispiacere per la perdita di un grande professionista ma comprendiamo che per poter operare bene all’interno di un sistema, soprattutto sanitario, sono necessarie la serenità interiore e, nella circostanza, la vicinanza dei propri affetti. Accettiamo questa decisione ed auguriamo al dott. Ferrara grandi successi. Nel contempo continuiamo a percorrere la nostra strada: quella del rilancio della sanità molisana, all’insegna dell’innovazione e della tecnologia con l’apporto di eccellenti risorse umane». Per il momento, in via temporanea, è stato nominato facente funzioni il dottor Graziano Bettini. Da una paziente, giunge un messaggio indirizzato proprio al dottor Bettini. «E’ con grande piacere che esprimiamo i nostri più sentiti complimenti al dottor Bettini recentemente nominato facente funzione presso il reparto di Chirurgia al San Timoteo di Termoli. Un traguardo che rappresenta un riconoscimento meritato per la dedizione, la passione e la competenza che ha sempre dimostrato nel suo lavoro. Le sue qualità umane, come l’empatia, l’integrità e la capacità di ascolto, sono state apprezzate da chi ha avuto il modo di lavorare con lui e da chi è stato curato. Ancora una volta, congratulazioni. Siamo certi che continuerà a fare la differenza».

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