Merito specifico e assunto generale, la presenza del sottosegretario di Stato alla Sanità, Marcello Gemmato, è stata occasione per fare sintesi dell’impegno con cui il Governo Meloni sta accompagnando il Molise a rientrare dal deficit che l’ha condotto al commissariamento. «Noi stiamo cercando di dare una sanità migliore in tutta Italia, qui in Molise rivendico il fatto che anche sotto la spinta della nostra ottima classe parlamentare abbiamo portato 100 milioni di euro per risolvere una situazione atavica; la risolviamo in concreto apponendo soldi al sistema regionale molisano proprio per curare bene i cittadini, anche nelle are interne, anche nelle aree depresse, nelle aree montane che poi sono la specificità della nostra nazione. Di questo si occupa il nostro Ministero e anche di mettere nelle condizioni di erogare la migliore offerta sanitaria e mettere in condizione gli operatori sanitari di svolgere la professione al meglio». Resta il problema della carenza dei medici in organico, tanto che si richiamano quelli in pensione e su questo, l’onorevole Gemmato ha le idee molto chiare: «Registriamo il fatto che se oggi mancano medici e operatori sanitari, evidentemente, chi ha fatto la programmazione sanitaria 10 anni fa ha sbagliato, perché il corso di studi di un medico è di 6 anni più quattro di specializzazione, mediamente sono 10, se oggi io volessi dei medici o meglio il numero di medici che ho oggi l’ho programmato 10 anni fa. Detto questo, stiamo andando nella direzione di innalzare su base volontaria la possibilità di poter rimanere negli organici, stiamo cercando in concreto di dare la possibilità ai medici in specializzazione di essere presenti nel pronto soccorso e quindi di effettuare lì il servizio. Non solo, abbiamo innalzato il compenso orario da parte dei medici e degli infermieri, portandolo a 100 euro l’ora per i medici e a 60 per infermieri, proprio per stimolare a rendere degli straordinari e quindi essere maggiormente presenti nelle strutture, peraltro con una flat-tax al 15% e per l’infermiere al 5; misure concrete per rispondere a una cattiva programmazione sanitaria che viene dal passato, ma siccome siamo al governo, noi dobbiamo appunto risolvere queste criticità». Gemmato ha anche evidenziato come con un criterio della cosiddetta deprivazione, che pone diversi parametri, come la scolarizzazione e la mortalità under 75, il Molise è premiato da un bonus di 5,5 milioni di euro e il sottosegretario ha rivendicato i maggiori fondi al Sud. Nel salutare il sottosegretario Gemmato, «Spesso presente in Molise e vicino alla nostra Regione», il presidente Francesco Roberti ha sottolineato come «la politica debba mettere in condizione i medici e il personale sanitario di lavorare in maniera serena, con le giuste strutture e strumentazioni. È il modus operandi per offrire una buona sanità al paziente. Dal mio insediamento ho lavorato a stretto contatto col direttore generale Asrem, Giovanni Di Santo – ha ricordato Roberti – ci siamo messi letteralmente alla ricerca di medici e professionalità, valorizzando al contempo i nostri valenti medici. Stiamo creando il giusto entusiasmo nei reparti. C’è ancora tanto da fare, ma noi ci crediamo e chiediamo la collaborazione di ognuno nel fare il proprio dovere. Il personale sanitario ha il grande compito di accompagnare il paziente nel suo percorso di cura e, inoltre, grazie al confronto quotidiano possiamo lavorare sulle criticità, migliorando l’offerta sanitaria. È evidente come la Regione Molise sia commissariata da troppo tempo, tra le altre cose senza risultati raggiunti, perché sono sbagliati modelli e metodi – ha sottolineato Roberti – stiamo lavorando per cambiare le condizioni iniziali, in modo da poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Ringrazio il Governo per le risorse messe a disposizione in favore della sanità della Regione Molise, indispensabili per riorganizzare tutto il sistema, al fine di renderlo virtuoso da un lato e di qualità dall’altro. La Regione Molise deve ambire a far diventare la sanità attrattiva per le altre Regioni, permettendo anche la possibilità di introiti in favore del sistema sanitario – ha ribadito Roberti – inoltre, noi utilizzeremo altre risorse sulla formazione continua di medici e di tutto il personale sanitario, indispensabile per l’obiettivo di una sanità di qualità».