Un pedigree di quelli che non dovrebbe permettere di girare impunemente per rinnovare il curriculum di reati predatori, ma tant’è: attraversano il confine che segna la provincia di Foggia con quella di Campobasso, sulla statale 16 Adriatica, alla guida di una Fiat 500 rubata altrove e si spostano a Termoli per proseguire l’attività criminale, ma stavolta, lunedì scorso, intorno alle 19, qualcosa è andato storto e vengono intercettati da una gazzella del radiomobile dei Carabinieri della compagnia di Termoli, che comincia un inseguimento
rocambolesco lungo tutta la città, tra centro e via Corsica, che si è concluso con uno speronamento in via Arti e Mestieri, nella zona artigianale, dove la macchina di servizio dell’Arma ha chiuso la strada ai banditi, facendone terminare la fuga. Clamore enorme per questa operazione, che ha comportato anche il ferimento dei due militari, uno al piede e l’altro alla mano. Duplice arresto avvenuto in due distinti frangenti, poiché uno dei malviventi ha tentato di fuggire, ma è stato acciuffato poco dopo. Due le pattuglie dell’Arma intervenute, due anche le volanti del commissariato di Polizia, che hanno dato supporto e la Polizia locale che ha chiuso la zona al traffico. Vicenda che è arrivata al culmine di alcuni giorni caratterizzati da numerosi episodi criminali. Nelle prossime ore i due pugliesi, originari della provincia di Foggia, compariranno dinanzi al Gip del Tribunale di Larino, per la convalida dell’arresto. Entrambi hanno precedenti specifici. La vettura recuperata è stata poi portata via col carro attrezzi e dopo le formalità di rito è stata restituita al legittimo proprietario.