I cinque consiglieri di opposizione non usano mezzi termini: «Termoli in Declino». Lanciato un Sos per il Riscatto della Città. «In un clima di crescente preoccupazione per il futuro della nostra amata città, il Consiglio Comunale dello scorso novembre ha visto la minoranza politica sollevare un grido d’allerta riguardo al degrado che sta affliggendo Termoli. Con una mozione, presentata per sensibilizzare la maggioranza, i consiglieri di opposizione hanno messo in evidenza un quadro allarmante fatto di incuria e abbandono. Com’era prevedibile la mozione è stata respinta dalla maggioranza, con la motivazione che ciò che veniva chiesto era scontato e che l’amministrazione è attenta al decoro e alla pulizia della città.
Dichiarazioni che sono state, purtroppo, smentite dai fatti e dalla situazione in cui versa la nostra città, che è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Uno dei punti critici sollevati riguarda gli accessi al mare, che ormai sono divenuti completamente inaccessibili, mentre la nuova stagione estiva si sta avvicinando. La bellezza della nostra costa, un tempo orgoglio della comunità, è offuscata da sentieri trascurati e da strutture pubbliche che versano nel degrado. A ciò si aggiunge l’abbandono del baldacchino in legno sulla spiaggia, una struttura un tempo utilizzata per celebrare matrimoni, ora ridotto a un relitto dimenticato. Mentre molte città costiere hanno già implementato regolamenti per facilitare e promuovere le cerimonie in riva al mare, Termoli sembra essere ferma al palo, trascurando opportunità di valorizzazione turistica.
Il degrado non si ferma qui. La fontana di Piazza Sant’Antonio, un tempo simbolo di vita e socialità, e’ rimasta spenta per tutta l’estate, senza emettere neppure una goccia d’acqua, diventando ricettacolo di rifiuti e sporcizia. Questo è un chiaro segnale dell’incapacità dell’amministrazione di provvedere anche ai minimi interventi di manutenzione, contribuendo a un’immagine di incuria che di certo non attira turisti né cittadini. L’opposizione ha inoltre sollevato preoccupazioni riguardo lo scarso controllo sulle violazioni del codice della strada che ha portato ad una situazione insostenibile: le macchine parcheggiano ovunque, indiscriminatamente sui marciapiedi, costringendo i pedoni a camminare sulla carreggiata. Questa mancanza di vigilanza sul territorio crea caos, difficoltà nella regolare circolazione e mette in serio pericolo la sicurezza dei cittadini, creando una situazione di rischio costante per chiunque si trovi a transitare in queste aree.
Non meno preoccupante è lo stato di abbandono della tensostruttura in via Pertini. Nonostante le commissioni congiunte III e IV abbiano proposto soluzioni per rendere la struttura funzionale, la stessa continua a rimanere inutilizzata, ormai da quasi sei anni. Questo è un chiaro esempio di come le opportunità per promuovere sport e aggregazione sociale vengano sprecate, a discapito della comunità e delle nuove generazioni. L’opposizione parla chiaro: “È inaccettabile che una città come Termoli, con un patrimonio naturale e culturale così ricco, si trovi in queste condizioni. Chiediamo un cambio di rotta immediato da parte di questa amministrazione, affinché si inverta questa tendenza al degrado e si avvii un processo di recupero e valorizzazione della nostra città.”
L’intenzione dei consiglieri di minoranza non è solo di mettere in evidenza le carenze dell’amministrazione, ma anche di stimolare una riflessione collettiva sull’importanza di investire nel futuro di Termoli. È tempo di agire, di restituire dignità e bellezza a una città che merita di essere conosciuta e apprezzata, non solo dai turisti, ma anche dai suoi stessi cittadini. La speranza è che questo appello non cada nel vuoto e che si possa finalmente assistere a un risveglio della nostra comunità, in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro». L’arringa dei consiglieri di Minoranza al Comune di Termoli
Gruppi Voglia di Termoli (Joe Mileti e Mario Orlando), Pd (Oscar Scurti e Manuela Vigilante) e Rete della Sinistra – Termoli Bene Comune (Marcella Stumpo).