Nell’ambito della trattativa di rinnovo del Ccsl, sono stati affrontati con CNHI, Iveco e Stellantis i temi relativi al premio di risultato per il biennio 2025-2026 e ai futuri lavori della commissione inquadramento. A darne notizia, sono state le segreterie nazionali di Con Stellantis si è arrivati a concordare che il nuovo premio sarà non solo prorogato ma migliorato in più punti. Come chiesto dal sindacato, innanzitutto sarà eliminata la condizione soglia del free cash flow, il cui mancato raggiungimento quest’anno ha in pratica causato la mancata detassazione. In secondo luogo, verrà aumentato il correttivo degli indicatori locali di costi di trasformazione, qualità e quote di mercato, in modo tale da poter portare il premio complessivo ad un over performance per un massimo di un decimo della cifra complessiva. In tal modo il premio, connesso come in passato alla redditività europea ma corretto dagli indicatori locali, potrà andare da un minimo di zero, in caso di adjusted operating income (AOI) praticamente nullo, a un massimo del 11,55% della paga base annua, in caso di adjusted operating income (AOI) molto performante. Al prossimo incontro queste novità dovranno essere definite in un testo. Infine, abbiamo proposto a Stellantis un testo per avviare i lavori della commissione inquadramento, che dovrà formulare entro la scadenza del contratto al 31/12/2026 una proposta per istituire una voce individuale connessa alle modalità di svolgimento della prestazione, sulla base di criteri oggettivi e misurabili, fermo restando il rispetto della normativa vigente sul mutamento di mansioni. Al prossimo incontro ci attendiamo una risposta da parte della Direzione aziendale. Con Iveco e con Cnhi è stato invece possibile siglare gli accordi veri e propri di proroga dei premi di risultato per il biennio 2025-2026. Questa parte della intesa è stata quindi già conclusa, anche per definire in modo tempestivo gli obiettivi anche ai fini dell’ottenimento della detassazione. È stato sostanzialmente confermato l’assetto già vigente del premio, salvo una lieve variazione dei pesi degli indicatori con Iveco la modifica dell’indicatore di qualità con Cnhi. Infine, sono stati definiti con Cnhi e Iveco i testi per l’avvio dei lavori della Commissione inquadramento, che entreranno in vigore però con la firma dell’accordo complessivo di rinnovo. La commissione costruirà entro il 31/12/2026 una proposta per l’introduzione di una nuova voce premiale sperimentale legata alla polivalenza degli operai diretti di produzione addetti al montaggio, nonché allo svolgimento della mansione di team leader; in un secondo momento potranno poi essere individuate altre aree professionali.Il prossimo incontro è previsto il 5 maggio alle 15 con Stellantis, per la redazione dei testi ancora da ultimare su premio e commissione, ed il 6 maggio con Cnhi, Ferrari, Iveco e la stessa Stellantis dalle 11 alle 16 per la ripresa della discussione sulla parte comune. Intanto nella notte tra lunedì e ieri, la Casa Bianca ha ospitato un incontro chiave tra John Elkann, presidente di Stellantis, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’appuntamento, avvenuto nella notte italiana tra il 31 marzo e il 1º aprile, giorno del compleanno di Elkann, è stato incentrato su temi di grande rilevanza per il settore automobilistico, come i dazi sulle auto importate e la revisione degli standard ambientali. Durante il colloquio, Trump ha confermato che i dazi del 25% sulle automobili e sui pezzi di ricambio prodotti al di fuori degli Stati Uniti entreranno in vigore il 3 aprile. Tali misure colpiranno anche Stellantis, che conta 75.000 lavoratori sul suolo americano, un fatturato annuo di 63,5 miliardi di euro e 1,4 milioni di veicoli consegnati annualmente negli USA. Nonostante il potenziale impatto negativo per Stellantis, Elkann non ha chiesto l’eliminazione di questi dazi, dimostrando un approccio focalizzato sulla necessità di maggiore trasparenza e competitività per il mercato americano. Un altro tema cruciale discusso è stato quello degli standard ambientali. Trump ha dichiarato che le attuali regolamentazioni «hanno reso impossibile costruire un’auto» e ha annunciato l’intenzione di modificarle per trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale e supporto all’industria automobilistica. Elkann ha sottolineato l’importanza di rendere il mercato più chiaro e accessibile. Per affrontare queste nuove sfide e consolidare la sua presenza negli Stati Uniti, Stellantis ha già annunciato investimenti per cinque miliardi di dollari, inclusa la riapertura di stabilimenti. Inoltre, è in fase di lancio Stellantis Bank Usa, una nuova entità finanziaria che mira a favorire il rilancio nel mercato americano. Queste iniziative sottolineano la visione strategica di Elkann, che mira a rafforzare la posizione di Stellantis come protagonista nel settore. Nel corso dell’incontro, Elkann, anche in qualità di membro dell’American Automotive Policy Council, ha discusso con Trump l’importanza del settore automobilistico per l’economia americana e la necessità di mantenere alta la competitività dei prodotti statunitensi. «Al mercato serve chiarezza», ha dichiarato Elkann, evidenziando quanto siano cruciali politiche coerenti e mirate per sostenere l’industria.