Varata l’ordinanza balneare 2025 dalla Regione e il Molise conferma di voler puntare sulla destagionalizzazione, anche al termine di una concertazione che ha visto prevalere nelle interlocuzioni informali, poi rese ufficiali, le volontà degli imprenditori turistici, che non vogliono tornare indietro rispetto alla facoltà di poter aprire gli stabilimenti balneari dal primo aprile e fino a metà ottobre. E’ la sfida del terzo millennio, quella di non concentrare più solo gli sforzi da giugno a settembre, come accadeva una volta. Oltretutto, occorre anche intercettare quei turisti che vivono ad altre latitudini e che sono abituati a climi più continentali, per cui primavera e inizio autunno rappresentano finestre di bassa stagione ampiamente alla loro portata. Di questo si è discusso venerdì scorso, 4 aprile, nella sede della Regione Molise a Termoli, alla presenza dell’assessore regionale Michele Marone, con delega al Demanio, la direttrice Dina Verrecchia, che ha poi materialmente firmato l’ordinanza, nell’incontro con la Capitaneria di Porto, sindaci, amministratori e dirigenti comunali delle località costiere, nonché i rappresentanti di categoria delle associazioni balneari. Il documento, approvato con determina pubblicata nella tarda mattinata di ieri, segue di qualche giorno il provvedimento assunto dalla Guardia costiera.
La nuova Ordinanza Balneare della Regione Molise per il 2025 offre un quadro completo e dettagliato delle disposizioni per la gestione delle spiagge e delle attività turistico-ricreative lungo la costa molisana. La sua adozione mira a garantire l’ordine, la sicurezza e il rispetto per l’ambiente, sottolineando al contempo l’importanza di un turismo sostenibile e accessibile. Ecco i principali punti salienti dell’ordinanza:
lLa stagione balneare è ufficialmente stabilita dal 1º aprile al 15 ottobre, periodo durante il quale è consentita la balneazione e altre attività correlate, come l’elioterapia e la ristorazione. Tuttavia, le strutture possono operare tutto l’anno per attività non strettamente balneari. I concessionari hanno l’obbligo di garantire l’apertura dal 1º giugno fino alla seconda domenica di settembre, e devono predisporre comunicazioni alle autorità in caso di apertura fuori dal periodo obbligatorio. L’ordinanza pone un’enfasi particolare sulla sicurezza, richiedendo il servizio di salvataggio durante la stagione balneare e la segnalazione adeguata nei periodi in cui il servizio non è attivo. Cartelli plurilingue devono avvertire i visitatori in caso di balneazione non sicura, contribuendo a prevenire incidenti e garantire la tranquillità dei turisti. I comuni costieri devono garantire la pulizia e la manutenzione delle spiagge libere, con interventi obbligatori entro il 1º aprile. Devono inoltre assicurare la percorribilità degli accessi pubblici al mare e posizionare l’ordinanza in modo visibile presso gli ingressi delle spiagge. L’ordinanza impone numerosi divieti per tutelare le spiagge, l’ambiente e la sicurezza dei bagnanti. Tra questi: accessibilità e inclusione, un punto di forza dell’ordinanza è l’attenzione all’accessibilità. I concessionari sono tenuti a predisporre percorsi idonei per garantire l’accesso al mare ai soggetti diversamente abili e a fornire servizi igienici adeguati e segnalati; disciplina delle attività commerciali e dei servizi, l’ordinanza regolamenta le attività accessorie delle strutture balneari, inclusi eventi e intrattenimenti, che devono essere svolti nel rispetto delle normative vigenti e previa autorizzazione. Inoltre, l’installazione di sistemi di protezione per le strutture e l’attrezzamento di spazi per giochi sono consentiti durante tutto l’anno, previa comunicazione al Comune competente; tutela dell’ambiente, l’ordinanza ribadisce la necessità di preservare i sistemi dunali e di effettuare le operazioni di pulizia in modo da non arrecare danni all’ambiente. Eventuali interventi con mezzi meccanici sono regolamentati, sia per le spiagge libere che per le aree in concessione. Non solo, ma dotazioni di sicurezza, le strutture balneari devono essere dotate di attrezzature per il primo soccorso, tra cui defibrillatori, saturimetri e bombole di ossigeno, oltre a cassette per la medicazione. Questi dispositivi devono essere sempre pronti all’uso e chiaramente segnalati. La nuova ordinanza rappresenta un passo importante per la gestione responsabile delle coste molisane. Con un equilibrio tra regolamentazione rigorosa e promozione di un turismo sostenibile, essa punta a garantire un’esperienza sicura, piacevole e rispettosa dell’ambiente per cittadini e turisti. Il coinvolgimento di comuni, associazioni e autorità locali sottolinea l’importanza di una collaborazione condivisa per raggiungere questi obiettivi.