I mesi trascorrono inesorabili, ma da quello stop così improvviso e sorprendente, quando si attendeva la posa della prima pietra, il progetto di riconversione dello stabilimento di Termoli nella Gigafactory Acc resta avvolto nella nebbia. A fare chiarezza, tenterà, stasera, il programma PresaDiretta di Riccardo Iacona (coordinamento giornalistico di Maria Cristina De Ritis). “La Fabbrica del Futuro” è il titolo della trasmissione di questa sera, domenica 13 aprile, che dalle 20.30 proietterà ancora una volta a livello nazionale la discussione e le testimonianze sul destino del Termoli Plant, culla di motori e cambi per oltre mezzo secolo. PresaDiretta arriva a Termoli per parlare del rilancio del sito produttivo di Stellantis. Il nodo della Gigafactory di batterie annunciata e poi sospesa che tiene in bilico le speranze di rilancio di un intero territorio. Un reportage esclusivo all’interno di una puntata che analizza a tutto tondo la crisi industriale che attanaglia l’Europa e le sue conseguenze dirette sul nostro Paese. «Europa, La Sfida Industriale», il titolo della puntata. PresaDiretta racconta il lento ma inesorabile svuotamento dello stabilimento Stellantis di Termoli, dove ogni sera gli autobus un tempo pieni di lavoratori arrivano semivuoti. Una volta fiore all’occhiello della produzione italiana, per la costruzione del motore Fire 1000, negli ultimi anni lo stabilimento di Termoli ha perso centinaia di posti di lavoro e sta per perderne altri con la fine produzione del Fire1000. Il rilancio del sito doveva passare dalla costruzione di una nuova fabbrica di batterie ma Acc, azienda che vede Stellantis socio di maggioranza relativa, ha sospeso l’investimento, bloccando a catena molti altri investimenti sul territorio. A PresaDiretta anche il progetto di un innovativo centro di ricerca che avrebbe dovuto sorgere a fianco alla gigafactory. Alle telecamere della trasmissione la professoressa Silvia Bodoardo del Politecnico di Torino, capofila del progetto, spiega come il centro avrebbe contribuito a risolvere il gap di competenze nel settore delle batterie che affligge l’Italia e tutta l’Europa. A mettere l’ultima pietra sulle speranze di una gigafactory in Italia è stato John Elkann nel suo incontro alla camera del 19 marzo 2025. Elkann ha definito il progetto di una gigafactory in Italia «Molto difficile». «Io credo che Stellantis abbia approfittato di una serie di situazioni per fare una cosa che aveva già in testa e cioè abbandonare l’Italia». Così Chiara Appendino, l’ex sindaca di Torino, ha commentato le parole di John Elkann in audizione sulla vicenda della mancata costruzione della Gigafactory di Termoli. Intervistata da PresaDiretta appendino ha aggiunto: «Se vuoi gli strumenti li trovi, se vuoi la transizione la fai, la fai qui e ti metti al tavolo con il governo». Ma cosa sta perdendo l’Italia assieme alla gigafactory? A Torino, intanto, il 20 e il 21 febbraio è sbarcato BYD, il più grande produttore di auto cinese, con un grande evento a cui hanno partecipato 380 fornitori storicamente legati a Stellantis. «Abbiamo avuto 500 persone in rappresentanza di 380 aziende». Ha dichiarato il consulente speciale per l’Europa di BYD, Alfredo Altavilla ex direttore operativo di Fca-Stellantis a PresaDiretta. Noi partiamo con la produzione nello stabilimento in Ungheria ad ottobre di quest’anno. La scelta strategica che è stata fatta. Abbiamo bisogno di una di una filiera che abbia voglia di innovare». Il mancato salto tecnologico nella competizione per l’auto elettrica degli europei ha lasciato il primo posto nella produzione di auto alla Cina. Saranno le aziende cinesi a salvare la filiera italiana dell’automotive dalla crisi di mercato?
Intanto, Acc prosegue la sua attività come nulla fosse, pur non svelando cosa ne sarà dei programmi su Termoli e Kaiserslautern (in Germania). Matthieu Hubert entra a far parte del consiglio di amministrazione di Recharge, la principale associazione professionale europea per la catena del valore delle batterie al litio. «Siamo entusiasti di annunciare che Matthieu Hubert, Segretario Generale di Automotive Cells Company (Acc), è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Recharge– European Association of the Advanced Rechargeable & Lithium Batteries Value Chain, la principale associazione europea che rappresenta la catena del valore delle batterie al litio. In qualità di rappresentante chiave dei nostri membri produttori di batterie, Matthieu porta con sé una vasta esperienza dal suo ruolo in Acc. «Produttori di celle affidabili, competitivi e sostenibili sono fondamentali per costruire una solida catena del valore europea delle batterie. Sono orgoglioso di entrare a far parte del consiglio di amministrazione di Recharge e di rappresentare la produzione di celle attraverso il progetto Acc», ha condiviso Matthieu. «In qualità di principale produttore europeo di celle e moduli che già equipaggiano i veicoli elettrici, porteremo all’associazione una visione operativa delle sfide legate allo sviluppo di una nuova industria. Questo ruolo ci consentirà di far sentire la nostra voce forte e chiara a Bruxelles, amplificando ulteriormente la nostra influenza strategica presso le autorità europee».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*