Tra unità e discontinuità gli iscritti dem di Termoli e del basso Molise hanno premiato la prima tesi e confermato la classe dirigente uscente. Rieletti al vertice della federazione Oscar Scurti, che ha battuto Mario Bellotti, e al circolo di Termoli il commissario uscente Antonio Giuditta ha prevalso su Simone Coscia. Congresso Pd a Termoli e nel Basso Molise: clima teso e confronto acceso tra i candidati. Come avvenuto in precedenza Isernia e ieri in concomitanza col ‘Medio Molise’, a ‘La Vida’ confronto tra le due anime dem del territorio. Celebrato, dopo mesi di attesi, il congresso di circolo e giunto a conclusione quello itinerante della Federazione. si è svolto un importante appuntamento per il Partito Democratico nel Basso Molise (si votava anche per i circoli di Larino, Campomarino e San Martino in Pensilis, nelle rispettive sedi). Presenti i dirigenti e gli eletti, tra cui Vittorino Facciolla, dalle ore 10 sono iniziate le fasi di accettazione delle candidature, presentazione e votazione. Già prima dell’avvio ufficiale, nei corridoi si respirava un clima acceso, a conferma delle tensioni interne che hanno reso impossibile raggiungere candidature unitarie, come auspicato dai vertici regionali. La data del congresso è stata rimandata più volte, sin da ottobre scorso, a causa delle divisioni emerse soprattutto dopo le ultime elezioni amministrative. Così, il confronto è sfociato in un vero e proprio scontro tra proposte e visioni diverse. Per la guida della federazione del Basso Molise, la sfida è tra Oscar Scurti (uscente) e Mario Bellotti, con votazioni avviate dal 1° aprile in 16 circoli del territorio. Per la segreteria del circolo di Termoli, si contendono la leadership Antonio Giuditta e Simone Coscia. Alle ore 12 sono iniziate le operazioni di voto vere e proprie, con un dibattito tra iscritti che ha accompagnato tutta la giornata. A Termoli erano 220 gli iscritti chiamati alle urne. Per Bellotti: «Un’occasione per essere a contatto diretto con le persone, ascoltare i loro problemi e dialogare con loro. È un valore per il nostro partito, perché l’unità è importante, ma anche la partecipazione e il confronto sono fondamentali per crescere. Tuttavia, dobbiamo partire da un dato di fatto: oggi perdiamo ovunque, non solo nel Basso Molise, ma anche in altre realtà molisane, inclusa la Regione Molise. La nostra mozione non è una battaglia contro il partito, ma un contributo dialettico per esprimere idee e stimolare la discussione. Senza di noi, probabilmente non ci sarebbe stato un congresso né un confronto, e questo è ciò di cui il partito ha urgente bisogno. È evidente che manca il consenso, e il partito necessita di una scossa, di un rinnovamento per recuperare il sostegno che oggi gli manca. Non siamo qui per rompere, ma per costruire un partito che cresca e che possa governare le istituzioni. È fondamentale valorizzare il lavoro degli iscritti e scegliere candidati che rappresentino il partito, evitando di ricorrere a figure esterne che spesso allontanano le persone da noi. Dobbiamo essere più coerenti, scendere tra la gente e ascoltare i loro bisogni, concentrandoci su problemi reali come il lavoro e il calo demografico. Il lavoro è cruciale per il Basso Molise, e dobbiamo puntare su progetti che creino occupazione, come il sostegno alla Stellantis, per evitare che il territorio si spopoli ulteriormente. La questione ambientale è altrettanto importante, soprattutto alla luce delle indagini sulla mafia legate al circuito dei rifiuti. È un problema serio che coinvolge anche pezzi delle istituzioni, e forse sarebbe opportuno che chi governa questa regione facesse un passo indietro. Infine, la legalità deve essere un pilastro imprescindibile del nostro programma, insieme alla sanità e ad altri temi fondamentali. Invito tutti a sostenere la lista “Un altro domani per il Molise e per il Basso Molise”, per un partito plurale, inclusivo e aperto al confronto».
Il suo competitor, Scurti: «Uniti per il Basso Molise è una lista che rappresenta con orgoglio l’intero territorio del Basso Molise. Dal 2019, siamo cresciuti passando da pochi circoli a ben 16, grazie a un grande lavoro sul campo e a iniziative significative come la Festa dell’Unità a Santa Croce e gli eventi storici di Guglionesi. Crediamo fermamente nel partito come comunità, una famiglia di persone unite dalla stessa passione e sempre presenti, anche nei momenti più difficili. La nostra lista è composta da persone di tutte le età, tra cui molti giovani con esperienza, e mira a promuovere valori chiave come la parità di genere, la tutela della sanità pubblica, la lotta allo spopolamento e la salvaguardia ambientale. Siamo stati i promotori della conferenza delle donne democratiche del Molise e si impegna a mantenere alta l’attenzione su queste tematiche fondamentali. Parallelamente, continuiamo a combattere per una gestione più efficace delle infrastrutture stradali, spesso trascurate, e per il futuro dello stabilimento Stellantis, pilastro essenziale per l’economia locale. Siamo fortemente impegnati a garantire la legalità, come dimostrato dal recente convegno contro la criminalità organizzata, che ha riscosso grande partecipazione e attenzione. La nostra lista affronta anche questioni di rilievo, come la gestione dei rifiuti e la protezione del territorio, consapevoli delle sfide ma pronti a lavorare con determinazione per un futuro migliore. Uniti per il Basso Molise non è solo una lista, ma un simbolo di impegno collettivo, una voce unita per il territorio e una promessa di continuare a costruire insieme una comunità forte, solidale e proiettata verso il futuro». Quindi, spazio alla sfida tra Antonio Giuditta e Simone Coscia. Per Giuditta: «Dopo aver ricoperto l’incarico di commissario, ho deciso di candidarmi a segretario del circolo della nostra città per continuare a contribuire alla crescita del nostro partito a Termoli. Il mio obiettivo è dare spazio e voce a tutti, valorizzando ogni iscritto e militante. Vorrei iniziare ricordando le parole conclusive della mozione congressuale della nostra segretaria nazionale: “Interrompete sempre per tenerci quelle di prima, ma per superarle con un’onda di partecipazione, mischiando le nostre storie e mettendole a valore, aprendo insieme a una stagione nuova.”
Dopo un periodo difficile, caratterizzato da lotte interne e dissapori, torniamo finalmente al voto per eleggere i nostri organismi dirigenti. È il momento di lavorare insieme per costruire una proposta politica forte, capace di rappresentare una valida alternativa all’attuale governo di centrodestra, che amministra la città da oltre sei anni. Non dobbiamo dimenticare che il nostro obiettivo principale non è interno, ma esterno: costruire un’alternativa credibile per i cittadini.
Per raggiungere questo obiettivo, sarà fondamentale favorire una maggiore partecipazione degli iscritti e dei militanti, creando spazi di confronto aperti e costruttivi. Organizzeremo incontri di circolo e momenti formativi per costruire una classe dirigente appassionata di politica, che agisca per il bene comune e non per scopi personali. Dobbiamo tornare a essere presenti sul territorio, nei quartieri periferici, nei luoghi di lavoro, ascoltando i bisogni reali della gente. Negli ultimi anni, ci siamo allontanati dalle persone, perdendo di vista le loro necessità. Vogliamo diventare un partito attivo per i giovani, abbattendo i pregiudizi generazionali e favorendo il loro coinvolgimento nella vita politica. Il dialogo continuo tra il circolo e gli amministratori locali del Partito Democratico, così come con le altre liste di opposizione, sarà cruciale. Insieme, possiamo definire un’agenda condivisa che includa temi prioritari come la difesa dei servizi pubblici, la sanità, l’istruzione, i trasporti, l’emergenza abitativa e i livelli occupazionali, con particolare attenzione alla situazione della Stellantis, che interessa il nostro territorio.
Inoltre, ci impegneremo a garantire una rappresentanza paritaria di genere negli organi dirigenti, utilizzando un linguaggio rispettoso e inclusivo. Promuoveremo politiche di contrasto alla violenza di genere e difenderemo i diritti delle donne, della comunità LGBT e delle categorie fragili. Creeremo una rete di confronto con le realtà associative del territorio per condividere esperienze e sviluppare strategie comuni.
Chiedo a tutti voi di condividere con me e con i candidati della lista “Uniti per Termoli” gli intenti contenuti nella mozione congressuale. Lavoriamo insieme, uniti, per il bene della nostra comunità». Infine, l’atteso discorso di Coscia: «Cari compagni e care compagne, permettetemi di iniziare ringraziando Antonio Giuditta, non solo un competitore in questo congresso, ma anche un amico. È importante riconoscere pubblicamente il valore delle persone, anche quando ci troviamo in competizione. Tuttavia, oggi dobbiamo essere onesti: il Partito Democratico, da oltre dieci anni, non riesce ad avere una reale incidenza nella società. È necessario prendere atto delle nostre innumerevoli sconfitte e della mancanza di analisi che le hanno seguite. Oggi, dopo più di un decennio, ci ritroviamo qui a votare. Questo, di per sé, è già un passo avanti. Dopo anni di incapacità di dialogo, finalmente siamo qui, riuniti. Ma l’unità di un partito non può basarsi su gesti superficiali, come andare a cena insieme o condividere una pizza. L’unità vera si fonda sui valori e sui principi che il partito incarna e che devono essere resi pratici nella società. La dialettica è essenziale in un partito. Non si tratta di evitare lo scontro, ma di confrontarsi su idee diverse, perché solo da queste può nascere una sintesi. Senza confronto, senza dialettica, il partito rischia di essere unito internamente ma sconfitto esternamente. E i numeri parlano chiaro: a Termoli, il Partito Democratico ha raggiunto solo il 5%, un risultato che rappresenta un minimo storico. Per questo motivo, credo che non sia l’unità il nostro obiettivo principale, ma la discontinuità. È necessario un cambiamento, soprattutto per quanto riguarda il gruppo dirigente. Quando le cose non funzionano da decenni, è giusto che chi ha avuto ruoli di comando faccia un passo indietro, dando spazio a nuove persone, nuove idee e nuove energie.
La crescita di un partito avviene attraverso il confronto, la trasparenza e la capacità di risolvere i problemi delle persone. Per questo, è fondamentale avere una sede, un luogo fisico dove incontrarsi e discutere. La trasparenza significa informare gli iscritti, prepararli sugli argomenti e coinvolgerli nelle decisioni. Inoltre, i rappresentanti istituzionali devono mantenere un dialogo costante con il partito, rafforzando così il legame tra istituzioni e base.
Guardando alle scorse amministrative, è evidente che l’alleanza con il Movimento 5 Stelle, fatta in modo improvvisato, non ha funzionato. Il partito deve aprirsi alle forze civiche e a quelle non rappresentate in consiglio, dialogando in modo chiaro e programmatico, senza improvvisazioni». Una proposta di discontinuità. Chiuse le urne, lo spoglio ha così consacrato la vittoria di Oscar Scurti e Antonio Giuditta, come segretari di federazione basso Molise e circolo di Termoli.

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