TERMOLI. Il Comitato Cittadino per l’Acqua Pubblica non condivide la proroga accordata alla Crea per altri dodici mesi riguardo la gestione della rete idrica integrata.
“Dai tempi del referendum nazionale lottiamo per restituire ai cittadini la gestione del bene comune acqua – ha dichiarato la portavoce Marcella Stumpo – per questo si ritiene inspiegabile la proroga di 12 mesi, improvvisamente decisa il 5 giugno scorso dal Commissario Prefettizio del Comune di Termoli, che rinnova l’affidamento del servizio idrico integrato alla società Crea. Pur considerando l’imminente scadenza della precedente proroga (30 giugno 2014), quel che appare strano è la tempistica di questo provvedimento, a pochissimi giorni ormai dall’insediamento ufficiale del nuovo sindaco: certo, non si può negare che molto probabilmente questi non avrebbe potuto fare altro che prorogare l’attuale gestione, non potendo certo interrompere un servizio fondamentale, e non potendo in pochissimo tempo garantirne la ripubblicizzazione.
Tuttavia colpisce il fatto che il Commissario Prefettizio, cui il Comitato Acqua Pubblica aveva fornito ogni informazione e documento necessario a comprendere la situazione in un incontro nel mese di maggio, e che aveva detto di non poter prendere alcuna decisione in merito, poiché essa sarebbe spettata al vincitore delle elezioni ed avrebbe comunque travalicato i poteri di ordinaria amministrazione che la legge le conferiva, abbia improvvisamente sentito il bisogno di agire a così pochi giorni dall’arrivo del nuovo sindaco.
Non si condivide, inoltre, il testo della delibera, che fa esplicito e continuo riferimento alla Regione come unico ente preposto alla disciplina della gestione del servizio idrico: è vero che si è in attesa di una legge regionale apposita, ma nel frattempo nulla osta a che il Comune di Termoli istituisca un’azienda speciale comunale cui affidare il servizio idrico integrato: è appunto la strada che il Comitato ha seguito in tutto quest’anno, sulla base della delibera comunale unanime del 26 giugno 2013, che riportava ai cittadini la gestione dell’acqua, ribadendone il carattere di bene comune assolutamente non fonte di profitto e stabilendo la nomina di due esperti del Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua, Marco Bersani e Renato di Nicola, come consulenti del Comune.
Gli ostacoli continuamente frapposti in seguito dagli assessori della Giunta di Brino hanno di fatto impedito il proseguimento di un cammino possibile e fortemente voluto dalla popolazione, portando al termine dei dodici mesi di proroga senza nulla di fatto, nonostante il continuo impegno e la disponibilità del comitato e dei consulenti.
Ma ciò non vuol dire che non continuino ad esistere due strade, che infatti continuiamo a portare avanti: la costituzione di un’azienda speciale comunale di diritto pubblico, e la stesura di una legge regionale che affidi all’ente regionale Molise Acque tutta la gestione dei servizi idrici integrati, ivi incluso l’arrivo dell’acqua ai rubinetti, con contestuale modifica dello statuto dell’ente, in senso partecipato, trasparente, solidale, totalmente pubblico e sottratto a qualsiasi ingerenza politica.
Il Comitato ha elaborato due documenti in tal senso, trasmessi al Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua per approvazione, e li presenterà quanto prima al Presidente della Regione.
Ribadiamo con forza che la storica delibera del 26 giugno 2013, coronamento di anni di coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini, è perfettamente valida, e stabilisce che l’acqua di Termoli va gestita in modo pubblico, trasparente e senza scopo di lucro; che lo statuto comunale a seguito di quella delibera è stato modificato in quel senso, e sarebbe gravissimo ignorare sia la volontà così chiaramente espressa dalla città sia il dettato referendario; che sono stati nominati due consulenti ufficiali del Comune, i quali attendono solo di poter affiancare l’amministrazione con le loro competenze, rendendo possibile e percorribile la soluzione di ogni problema tecnico.
Chiediamo al nuovo Sindaco (seguirà richiesta scritta ufficiale) un incontro in tempi strettissimi per illustrargli lo stato delle cose e riaprire il tavolo tecnico previsto dalla delibera, istituito nei mesi scorsi e miseramente naufragato non certo per volontà del Comitato. Informiamo il Sindaco e i Cittadini che il 26 giugno, proprio ad un anno di distanza dalla ripubblicizzazione dell’acqua, sarà in città per un incontro pubblico su altri temi Marco Bersani, uno dei due consulenti del Comune.
Chiediamo quindi che il Sindaco lo incontri ufficialmente, per riprendere senza indugi il cammino interrotto, e per confermare subito ai cittadini che l’acqua nella nostra città tornerà pubblica: indipendentemente dalle posizioni personali, questo è ciò che Termoli vuole e questo è ciò che è giusto fare”.