Era stata considerata una delle gare d’appalto più attese innovative della vecchia amministrazione Di Brino, perché finalmente una volta a regime avrebbe determinato la razionalizzazione e l’efficientamento di uno dei servizi da sempre meno apprezzati dalla cittadinanza, la pubblica illuminazione. Mai più lampioni acceso di giorni, impianti con lampade fulminate e zone buie, soprattutto un risparmio dovuto all’efficacia di nuovi strumenti di controllo.
Se ne era un po’ persa la traccia, ma d’incanto e non è un gioco di parole, ecco spuntare l’avviso che pubblicizza il vincitore del concorso che per 15 anni avrà la gestione, la manutenzione straordinaria e ordinaria all risk delle reti e degli impianti di pubblica illuminazione, con l’onere e l’onore di intervenire per migliorarli e adeguarli alle norme in tutti gli immobili comunali, realizzando un sistema di tele-gestione e tele-controllo per ciascun punto luce.
Una gara d’appalto da quasi dieci milioni di euro, vinta dall’Ati con sede legale nella laziale Tor di Quinto formata da Enel Sole ed Eredi Pace Gerardo. L’importo assegnato è di 9.633.435 euro.
Toccherà ammodernare gli oltre 4mila punti luce esistenti a Termoli, risparmiando una grossa cifra che in bilancio viene investita annualmente, mettendo a norma tutti gli impianti e rendendo più luminosa una città per ampliare anche la sfera della sicurezza urbana.
Obiettivo risparmiare il 31% dei consumi, migliorando notevolmente il servizio, nei prossimi due anni, con un abbattimento di circa 1.200.000 kilowatt. Novantatre le centraline dislocate sul territorio, con 4.255 centri luminosi, la dotazione del comune di Termoli, su 84,13 chilometri di linee per servire i quasi 34mila residenti.