Il leader nazionale del coordinamento 9 dicembre Danilo Calvani ha fatto di nuovo capolino in Molise, a Termoli, dove nei locali del bowling ‘L’Olimpo’, alla presenza della Digos, che segue con interesse queste dinamiche, ha arringato alcune decine di cittadini reduci dalla protesta del 9 dicembre, ora non più guidati da Domenico Zeoli, ma da Angelo Marino.

“Abbiamo commesso diversi errori, eravamo in tanti, ma non eravamo organizzati, un insieme di gruppi locali che agivano autonomamente e senza un chiaro obiettivo. Ora sarà diverso, sapranno tutti cosa faremo e quale scopo intenderemo raggiungere”, afferma Calvani, che si è sentito tradito da coloro che hanno violato il patto sottoscritto a inizio cordata, con vari referenti che alle elezioni si sono candidati inseguendo scranni disparati. “La prima riunione operativa la faremo in Veneto tra pochi giorni e dopo partiremo con la nostra grinta per lottare contro una classe dirigente indegna che ha saputo solo far aumentare la disoccupazione e il numero dei suicidi”.

Qualcuno ha fatto notare che nel frattempo il governo ha cambiato premier, quasi la decapitazione del fantoccio di Letta fosse stato profetico, ma per Calvani il presidente del consiglio è l’ultima carta giocata da un sistema indifendibile.

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