La sentenza del Giudice Colucci del Tribunale di Larino annulla il licenziamento comminato al Direttore Agricolo da Alberto Alfieri e Bruno Feligini nel corso del loro ultimo anno di gestione del Nuovo Zuccherificio del Molise.
Il Giudice ha disposto che il dott. Piero Sorella, difeso dall’Avvocato Daniela Mammarella, debba essere reintegrato nel suo posto di lavoro ed ha condannato l’Azienda a pagare le spese legali, a riconoscere al Direttore Agricolo un’indennità risarcitoria pari a 12 mensilità nonché tutti i contributi, previdenziali e assistenziali, dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegra.
Alberto Alfieri e Bruno Feligini hanno attuato nei miei confronti un’azione mirata, poi emersa nel corso del procedimento, che nella sentenza il Giudice Colucci ha voluto così sintetizzare:
“…il susseguirsi frenetico delle contestazioni verso un lavoratore mai prima di allora destinatario di iniziative disciplinari e le condizioni lavorative che gli erano state create, danno luogo a legittimi sospetti di una deliberata determinazione di sbarazzarsi del Direttore Agricolo, apertamente diventato critico verso la nuova gestione aziendale… una mirata volontà di escludere il Direttore agricolo dall’ambiente lavorativo.”
“Problemi di chi deve venire dopo di me!!” questa era la frase lapidaria con la quale Alfieri rispondeva alle mie osservazioni su alcune scelte, poi attuate dal manager.
Pertanto, leggere ieri di riduzione del prezzo delle bietole ai coltivatori, ed oggi di cassa integrazione per i lavoratori dello Zuccherificio non mi sorprende affatto, ma è per me una rabbiosa “cronaca di una morte annunciata”, perché diversi erano i soggetti da me informati, altrettanto apertamente e senza aver bisogno di rifugiarmi in una squallida lettera anonima, sulle scelte gestionali attuate da Alfieri e Feligini i cui effetti sono poi diventati di dominio pubblico e criticati, senza alcuna vergogna, anche dalle stesse persone che prima avevano pubblicamente steso elogi al management (vedi ad es. video Tempogest su YouTube).
Se i vertici politici, i responsabili della RSU dello Zuccherificio, e molti dei colleghi, fossero stati tutti “più sensibili” alle mie dettagliate osservazioni, forse oggi sarei stato reintegrato in una Azienda “più sana”.
In una cosa Alfieri sicuramente ha avuto ragione: ”…problemi di chi deve venire dopo di me”.