Non ci sono strade alternative. E’ la riconversione l’unico modo per salvare lo Zuccherificio. Una ‘doccia gelata’ per i dipendenti dello stabilimento produttivo di Termoli quella che viene fuori dall’incontro con il governatore Frattura e con l’assessore Facciolla. I due esponenti di giunta si sono recati al presidio davanti ai cancelli della fabbrica per parlare con gli operai che da giorni stanno manifestando. E hanno chiarito quale potrà essere la posizione della Regione: riconversione produttiva oppure ricollocazione delle maestranze. Ecco le possibilità sul tappeto.
Speranzosi i lavoratori che, però, cercano di mantenere alta l’attenzione sulla loro vertenza: “Non vogliamo che i riflettori su questa vertenza si spengano, nessun lavoratore deve essere abbandonato a un destino segnato dalla solitudine e da una vita precaria. A nessuno di noi va negata la possibilità di garantire un futuro alle nostre famiglie e ai nostri figli”.
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