“Non si può fare una partita politica sulla pelle dei lavoratori. Non siamo un pallone da prendere a calci”: è la dura accusa che i lavoratori dello Zuccherificio muovono alla classe politica regionale. Dopo le esternazioni e i comunicati stampa dell’ultima settimana, gli ex dello stabilimento di Termoli attaccano.

“Il tema deve essere necessariamente quello della ricollocazione dei lavoratori – spiegano in un documento redatto per la quarta settimana di presidio davanti ai cancelli dell’azienda -, di come e dove verrà restituito loro il posto di lavoro che è stato sottratto per responsabilità oggettiva e non morale”.

I lavoratori hanno spiegato di volersi “rimettere alla politica del buon senso” e chiedono “un atto di coraggio da parte del governo regionale”.

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