Una serie di sassolini dalle scarpe che fanno presagire come i consiglieri comunali di opposizione Daniele Paradisi e Paolo Marinucci, quest’ultimo capogruppo di Liberatermoli, avessero davvero una postura scomoda nell’avvicinarsi al Palazzo di Città. Scherzi a parte, ne hanno tolti parecchi, ma tutti politicamente metaforici, poiché brandendo argomenti come tunnel e depuratore, ma anche sfiorando mensa e tributi, strisce blu e altre questioni, hanno di fatto demolito a loro dire l’attuale gestione del Comune di Termoli.
Accanto a loro, forse la prima apparizione da diversi anni a questa parte, il primo dei non eletti, Nicola Camaioni.
Nella saletta delle minoranze di via Sannitica, partiamo dalla coda per raccontarvi la conferenza stampa, chiusa con la scelta di aderire alla Confederazione civica, aggregazione che parte dal basso e che vede già la confluenza di numerose realtà locali.
Obiettivo ribaltare quel rapporto di fiducia con l’elettorato, contrastando le scelte calate dall’alto.
Ma Marinucci e Paradisi per un’ora abbondante le hanno vergate e non poco al sindaco, alla giunta e alla maggioranza, richiamando cosa accadde nel Consiglio comunale sul depuratore e quanto degli impegni dichiarati in quella sede sono ancora disattesi, a distanza di un anno e due quadrimestri.
«Voglio attaccare il sistema di amministrazione di questa amministrazione che sta portano avanti un governicchio, con aggiunte di volta in volta, senza guardare alla programmazione, senza rispettare il programma elettorale e senza andare a riscontrare in Consiglio comunale una politica della città è quindi opere come il tunnel, che non sono state decise in assise civica e continuano a essere condivisi in giunta.
Da una parte c’è chi ha detto di essere amministrazione trasparente e dall’altra c’è una amministrazione che continua a decidere le cose in giunta e portare ratifiche sterili politicamente in Consiglio», ha riferito Marinucci. «I motivi per i quali la nostra compagine ha deciso di candidarci nel 2014 continuano a sussistere. Questa amministrazione così come ha fallito le proposte che ha messo in atto allora continua a fallire sui punti principali: una gestione aperta democratica e di ascolto», che viene negata sistematicamente a dire di LiberaTermoli. «Sbrocca ha preso 600 voti in meno delle sue liste e quindi vorrei dire a chi è stato eletto che le cose che stanno mettendo in pratica non stavano in nessuno scritto della programmazione elettorale di questa amministrazione, dove si parlava di una semplice riqualificazione e del centro; spesso veniamo tacciati di non volere che Termoli cambi, noi vogliamo che cambi, ma vogliamo che cambi come vogliono i cittadini. E’ una città spaccata che non ha avuto uno sfogo per dialogare e parlare. Non so come finirà il Consiglio dei ministri ma il dato di fatto che è una città divisa perché non c’è stato dialogo su un’opera che è fortemente impattante. Sarebbe stato utile per l’amministrazione trovare la strada del referendum che se fosse stato fatto i primi tempi dell’opera l’avrebbe vinto a mani basse e avrebbe azzittito tutti». Dal tunnel al depuratore, l’altro vulnus. «Nel marzo 2016 abbiamo portato le carte e abbiamo indicato le problematiche, allora devo dare ragione alla vecchia amministrazione che aveva cambiato l’opera del Sinarca che era solo da mettere in marcia e avremmo alleggerito il depuratore del porto – continua Marinucci – ci è stato detto che ad aprile 2016 sarebbe stato aperto il depuratore del Sinarca e sono passati un anno e otto mesi e di questo depuratore ancora si vede la luce possibile che ad oggi è ancora colpa di qualche altra persona se le opere non sono partite? Nel 2015 avevamo chiesto opere sociali i non vedenti ci avevano chiesto delle piccole linee per unire percorso dal terminal al comune e ci è stato bloccato e allora di che parlano sempre dell’edilizia contrattata? Sembrerebbe che l’opera del tunnel sia stata quasi appaltata nel 80 all’Iri ente pubblico con parcheggio nella zona di pozzo dolce c’era opera del tunnel alla fine chi doveva fare opera ha rinunciato a quei soldi pagando la penale ma opera non l’ha fatta perché ha detto che era anti economica con 7 miliardi di vecchie lire (si tratta della società Bonifica). Capiamo se effettivamente questa opera sia utile se si fa mega parcheggio sulla ferrovia a cosa serve un parcheggio dentro la città? La programmazione di questa città come viene fatta? Se verranno duemila parcheggi sulla ferrovia e altri 700 parcheggi interrati che ci dobbiamo fare con tutto questo?»

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