La stagione estiva è ormai agli albori, entrerà ufficialmente tra dieci giorni, eppure, quella che si considera il periodo più bello dell’anno per qualcuno è solo il prologo di un autunno denso di timori. Parliamo delle persone che abitano a Rio Vivo, a ridosso del costone che è già franato due volte in un anno. La questione rimane spinosa, poiché il Comune di Termoli ha ordinato ai privati che detengono la proprietà del terreno scosceso e geologicamente friabile di mettervi mano e assicurarlo, per mitigare ulteriori rischi, ma i privati stessi non hanno ottemperato e hanno anche tentato di impugnare al Tar le ordinanze comunali. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto attivare il cantiere sostituendosi ai titolari, per poi presentarne il conto, ma nulla si è mosso e allora scatta la diffida legale da parte dei residenti a rischio, che tra qualche mese, con le piogge autunnali, potrebbero tornare a vivere giorni da incubo. Un atto incardinato dall’avvocato Gianni Santoro, che per l’appunto ha diffidato il Comune di Termoli a esercitare il potere sostitutivo nell’esecuzione dei lavori di sistemazione del costone di Rio Vivo. L’ordinanza di riferimento è quella del 27 marzo scorso, la n. 53. Dunque, il provvedimento risale a oltre tre mesi fa e consideriamo che a metà luglio scatta anche il divieto di eseguire lavori edili privati dalla ferrovia al mare per quasi due mesi. «Con ordinanza n. 53 del 27.03.2018 veniva ordinato alle signore Ricciuti Annamaria e Ricciuti Tilde, quali comproprietarie del costone sito nell’agro del comune di Termoli, in NiCT al Fg.n. 31 p.11a 23, di provvedere alla esecuzione degli interventi per la sua messa in sicurezza definitiva giacché coinvolte in continui smottamenti e distacchi di terra che scendono e si diffondono nelle aree sulle quali sussistono abitazioni tra cui quella dell’odierno Istante; Che con le predette ordinanze veniva assegnato alle predette sig.re ricciuti, il termine di giorni 30 dalla notifica della stessa, per le esecuzioni del lavori di cui innanzi; Che la ordinanza veniva ritualmente notificata alle destinatarie Ricciuti Annamaria e Ricciuti Tilde rispettivamente In data 04.04.2018 n. protocollo 16968; Che, pertanto , l’assegnato termine è decorso senza che le intimate abbiano provveduto alla esecuzione della ordinanza medesima; Che allo scopo di evitare il ripetersi dei fenomeni franosi anche nella prossima stagione autunnale/invernale con conseguente rinnovarsi del pericolo in capo all’istante di dover nuovamente abbandonare la propria abitazione oltre al potenziale danno che potrebbe verificarsi a carico dell’immobile di mia proprietà; Che con la accennata ordinanza n. 53/18, le signore Ricciuti veniva preavvisate del fatti che, in caso di loro inadempimento, ai lavori avrebbe provveduto il Comune di Termoli con recupero in loro danno delle spese sostenute; Invita e Diffida II Comune di Termoli ad esercitare il potere sostitutivo preavvertito e quindi ad eseguire i lavori di sistemazione definitiva del costone di Rio Vivo, cosi come individuati dalle relazioni geologiche in atti, con riserva di ogni diritto, ragione e azione in caso di inottemperanza».