In carica da ieri la prima giunta Roberti, nominata dal sindaco, che ha anche convocato formalmente venerdì scorso il primo Consiglio comunale di Termoli. Come preannunciato, la convocazione è per le 17 di venerdì 28 giugno e all’ordine del giorno ci sono sette adempimenti: esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità del sindaco, dei consiglieri proclamati eletti e di eventuali surroganti; giuramento del sindaco; elezione del presidente e del vicepresidente dell’assise civica, comunicazione sulla composizione della giunta comunale, enunciazione delle linee programmatiche e degli indirizzi generali di governo ed elezione della commissione elettorale comunale.
E sempre all’albo pretorio, nel pomeriggio, è stato affisso il decreto di nomina. Ecco il testo: Il sindaco visto il verbale del 13.06.2019 con il quale il Presidente dell’Ufficio Centrale, a seguito del turno di ballottaggio del 9 giugno 2019 , ha proceduto alla proclamazione del Sindaco e dei Consiglieri comunali eletti nella tornata elettorale del 26 maggio 2019; VISTI : l’art. 46, comma 2, del D.Lgs. N. 267/2000, in base al quale il sindaco nomina i componenti della Giunta Comunale e ne dà comunicazione al Consiglio Comunale; l’art. 26 dello Statuto Comunale secondo il quale la Giunta Comunale è composta dal Sindaco che la convoca e la presiede e fino a sette assessori; l’art. 47, comma 3, del D.Lgs. N. 267/2000 prevede che nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti gli Assessori sono nominati dal Sindaco anche al di fuori dei componenti del Consiglio , fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di Consigliere; l’art. 64 del D.Lgs. n. 267/2000, commi 1 e 2, secondo i quali la carica di assessore è incompatibile con quella di Consigliere comunale, per cui, qualora quest’ultimo dovesse assumere la carica di Assessore, cessa dalla carica di Consigliere all’atto dell’accettazione della nomina e al suo posto subentra il primo dei non eletti; · l’art. 64, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000 per cui non possono far parte della Giunta Comunale il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini fino al terzo grado del Sindaco; ritenuto dover procedere alla nomina degli assessori comunali componenti la nuova Giunta; decreta sono nominati assessori componenti la Giunta comunale di Termoli, con riserva di separati atti per l’attribuzione delle deleghe, i signori: Vincenzo Ferrazzano (vice sindaco), Michele Barile, Silvana Ciciola, Rita Lisia Colaci e Giuseppe Mottola. Il presente decreto viene notificato ai componenti della Giunta Comunale ai fini dell’accettazione e comunicato al Consiglio Comunale nella prima seduta utile. Copia dello stesso decreto viene inviata al Prefetto di Campobasso. E’ disposta la pubblicazione del presente decreto all’albo pretorio per 15 giorni. In virtù di queste nomine». Come avevamo pronosticato il disegno è stato trovato assegnando un assessore per singola lista con almeno due eletti, di fatto solo la civica che porta il nome del primo cittadino, per ora, è fuori dall’esecutivo.
Lega primo partito con 4 eletti unica formazione al doppio incarico, ma uno è la presidenza del Consiglio che andrà a Michele Marone, che rimarrà così anche tra gli eletti della Provincia. Rita Colaci, invece, in giunta per il partito salviniano, e in surroga entrerà Pino Nuozzi in assise civica. Forza Italia ha Giuseppe Mottola come assessore, permette l’ingresso di Fernanda De Guglielmo in Consiglio. Vice sindaco e deleghe importanti a Enzo Ferrazzano, dei Popolari per l’Italia, primo eletto in assoluto per la terza volta di fila. In questo caso a beneficiare dell’entrata in assemblea consiliare è Giulia Michela Antignani. Michele Barile per la civica niriana Diritti e Libertà Molise, per la prima volta nella giunta, posizione che spiana la strada al debutto in aula a Nicola Malorni. Infine, per Fratelli d’Italia, Silvana Ciciola prima eletta nel partito della Meloni e seconda quota rosa nell’esecutivo, con Alberto Montano a guadagnare di nuovo lo status di Consigliere comunale dopo il 2014 che lo vide fuori.