Qualche coro di dissenso, non c’è stata la ressa dell’agosto scorso, anche se sulle normative anti-Covid possiamo sorvolare… è meglio. È trascorsa in tranquillità, diciamo, la visita “Un caffè con Matteo Salvini”,
Ma l’arrivo del leghista Matteo Salvini a Termoli, dopo appena dieci mesi dalla sua ultima visita, torna a fare scalpore. Non tanto per i dissidenti che lo hanno accolto con parole forti (“buffone”, “vai a lavorare”, “vada in Parlamento invece di stare in giro”), quanto per le dure parole che il segretario della Lega ha avuto nei confronti dei politici italiani e locali: «Il Governo Pd e Cinque Stelle non ha partorito una sola cosa a vantaggio degli italiani – ha detto alla stampa – Dopo un anno di Governo, litigano soltanto».
È un uno contro tutti in cui Salvini gioca il ruolo centrale in attacco contro il Governo dei Cinque Stelle, a pochissime ore dal voto per il taglio dei vitalizi annullato dal Senato: «Il voto è stato una follia, sono contento che gli unici voti contrari siano stati i nostri. Al parlamento c’è gente che non capisce nulla, né di economia né di scuola. Prima tolgono il disturbo, meglio è. La Azzolina? È un’incompetente. Litigare sulla pelle dei nostri figli, senza sapere quando e come riapriranno le scuole, scaricando la responsabilità sui sindaci è una cosa da fuori di testa».
Mascherina rossonera e camicia blu, Salvini non si risparmia e, in barba ai pronostici non proprio rosei per la politica molisana, con la minoranza che intima a Toma le dimissioni, continua a dare fiducia al Presidente della Regione Molise: «Grazie a Mazzuto che ha seminato bene in Molise, portando la Lega ad essere il primo partito in regione e grazie anche al nuovo assessore Michele Marone. I consiglieri molisani dovrebbero pensare a lavorare per il bene dei molisani, visto quello che percepiscono, invece di sfiduciare Toma. La Lega in Molise è stata votata dai molisani. Se a qualcuno non piace il voto si rifaccia vivo tra qualche anno».
Nel mirino del segretario leghista finisce anche il Governo nazionale dei pentastellati che, a suo dire, sarebbe composto da «incompetenti e gente che non capisce come funzionano le aziende italiane. Pensiamo al bonus vacanze, contestati dagli operatori del settore che si trovano a doverlo anticipare e chissà quando lo rivedranno». E poi la Azzolina che con la riforma della scuola «non ha dato risposte». Quella di Salvini è stata una rassicurazione più che una visita, come lui stesso afferma: «Siamo lanciati, vogliamo risolvere i problemi, per dare risposte sul lavoro in Molise e in Italia, promuovendo la nostra splendida terra».
Il trittico delle riforme pensate dalla Lega è composto da lavoro e volontariato oltre che al taglio delle tasse: «Chiamo l’Inps tutti i giorni per sapere se stanno pagando i contributi. Il taglio delle tasse non c’è, ci sono solo chiacchiere. Noi stiamo dando bonus a medici ed infermieri di cui il Governo si è dimenticato». E mentre in tutta Italia il virus fa ancora paura, Salvini annuncia la lotta alla droga: «Oggi è la giornata mondiale contro ogni tipo di droga. In Parlamento ci sono parlamentari fuori di testa che parlano di Stato spacciatore e di legalizzazione. È una follia».
Nel pieno stile di Salvini, anche nella tappa termolese non ha risparmiato selfie con i suoi sostenitori, accalcati al Porticciolo Turistico di Termoli in trepidante attesa del loro leader, annunciando una nuova visita a breve: «Tornerò tra qualche mese a controllare come va, ma porterò il costume così faremo un bagno tutti insieme». Sulla politica regionale non si cura della mozione di sfiducia, «Siamo lanciati. Vogliamo risolvere problemi, siamo finalmente presenti in giunta e abbiamo voglia di dare risposte concrete sul lavoro, che è un’emergenza in Molise e in tutta Italia. Sono qua non solo a promuovere Termoli ma tutta questa splendida terra dalla costa all’interno. Molte famiglie non si potranno permettere le vacanze perché la cassa integrazione non è ancora arrivata. Penso poi a partite iva e autonomi dimenticati dal governo e penso alla mancata risposta sulle scuole. Però noi ci siamo, con sindaci, amministratori, con un amministratore proprio di questa terra che credo farà un ottimo lavoro. Con l’aiuto del buon dio, penso che daremo ai molisani parecchie soddisfazioni.
Lavoro, volontariato, lavoro, volontariato… è quello che su cui ci stiamo concentrando anche a livello parlamentare. Cercheremo di fare nelle regioni quello che il governo non fa a livello nazionale. Lo stiamo facendo nelle regioni dove governiamo, dando dei bonus veri a medici e infermieri. In Molise ci sono decine di associazioni di volontariato meritevoli. Ricordo l’unità figlia di Sion, che sono andato a visitare e la ricordo con particolare gioia. Sostegno alle associazioni molisane e quindi sostegno alle imprese e ai lavoratori. La presidenza è stata scelta dai molisani che hanno votato. Quindi se a qualcuno non piace il voto dei molisani si rifaccia vivo tra qualche anno quando i molisani torneranno a votare. A noi i molisani hanno chiesto di fare e quindi siamo qua per fare. Per il Molise è necessario taglio di tasse e di burocrazia, modello Genova per le opere pubbliche e taglio delle tasse sul modello flat-tax. Per quanto riguarda l’agricoltura e l’immigrazione, credo che l’ultima cosa di cui c’è bisogno in Molise e in Italia è manodopera da sfruttare. Nel senso che la reintroduzione dei voucher, del lavoro a tempo, in agricoltura, nel commercio e nel turismo, farebbe emergere tanto lavoro nero e darebbe una mano agli agricoltori e ai lavoratori. La Cgil è contraria ma non si può mantenere il paese bloccato».
Tutto ok? Marone a casa, tutto ok. Matteo ultimamente non ne azzecca una, perché è malconsigliato e male informato. Non può andare avanti così.