Per la magistratura inquirente il cippo funebre allestito all’interno della nuova ala del cimitero di Termoli non è regolare, anche se non tutti gli indagati sono stati ritenuti meritevoli di andare a processo. Un accoglimento al 50% per la Procura, che aveva richiesto il rinvio a giudizio dell’allora segretario generale dell’amministrazione Greco di centrosinistra Donato Petrosino, del dirigente Carmela Cravero, del coordinatore dei vigili urbani Rocco Giacintucci e del sottufficiale De Filippis. Ad essere prioscolti dal gup Maria Paola Vezzi sono stati proprio i riferimenti della polizia municipale, mentre a processo andranno sia Petrosino che la Cravero. Il cippo funebre in questione appartiene a Raffaele Scala, il 38enne che venne ucciso in mezzo alla strada con una serie di coltellate nel febbraio del 2009 in via Duca degli Abruzzi. La tumulazione della salma del campano avvenne nel suo comune di origine, per questo le persone che gli volevano bene avevano chiesto di poter avere nel camposanto una stele alla memoria. Una procedura che non ha convinto la Procura, che tramite gli accertamenti della polizia giudiziaria della guardia di finanza rilevò l’ipotesi di abuso d’ufficio, accusa dalla quale Cravero e Petrosino dovranno difendersi in tribunale, dinanzi a una corte collegiale. Prima udienza fissata per il 9 aprile.

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