Dovrebbero entrare il prossimo primo aprile gli operatori sanitari che hanno conquistato il posto nel bando estivo dell’Asrem parliamo di infermieri. In arrivo anche 4 medici venezuelani al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo, secondo il crono-programma messo a punto dall’Asrem. Ma la carenza in organico, soprattutto dei medici, è la vera emergenza nell’emergenza ed è di ieri la notizia che a fine primavera (ma deve scontare ancora le ferie) se ne andrà un anestesista-rianimatore proprio dal nosocomio di viale San Francesco. Una delle figure professionali cardine, di cui c’è un grande bisogno. Le dimissioni sono arrivate molto probabilmente per l’enorme carico di lavoro che stanno sopportando, divenuto via via sempre più insostenibile. L’Asrem dovrà subito corriere ai ripari e si attendono i concorsi per posti a tempo indeterminato proprio per gli anestesisti. Il sistema è già al limite, se non ci saranno pezze, andrà in pezzi. Gli anestesisti si dividono tra corsia e ambulanze, quando trasferiscono pazienti da stabilizzare durante il tragitto. Ma resta sullo sfondo anche la questione dei test sierologici agli operatori sanitari che si sono vaccinati, dopo gli ultimi casi di positività. A tornare sulla questione è sempre il patologo clinico Giancarlo Totaro. «Cari cittadini, chiedete direttamente all’Asrem e alla Regione Molise perché non si fanno i test degli anticorpi neutralizzanti contro il Covid. Non è facile capire quanto sia imbarazzante rispondere alle innumerevoli richieste di cittadini ed operatori sanitari, persone vaccinate, vaccinandi e convalescenti Covid che chiedono la ragione per cui in ospedale non si esegue il test su sangue per la ricerca degli anticorpi neutralizzanti anti Spike contro il Coronavirus. Non si sa più come e cosa rispondere alle pressanti richieste di cittadini che vogliono di fare questo test. I laboratori degli ospedali sono favorevoli, disponibili e pronti a farlo (e Campobasso che già li faceva) ma per avere spiegazioni circa le motivazioni per cui non si fanno, le domande vanno rivolte e rivolgetele direttamente agli organi direttivi decisionali della Asrem e della Regione. E’ concretamente difficilissimo dare una spiegazione plausibile e accettabile ai cittadini che chiedono di fare l’esame in questione. Mille perché a cui non si sa cosa rispondere nel più totale imbarazzo e senza possibilità di sottrarsi a mille domande legittime e condivise poste dagli utenti. Chi può dare risposte ad un quesito così imbarazzante è doverosamente chiamato a dare una risposta pubblica, come pubblica è ancora la sanità, a queste persone: Asrem, assessorato alla Sanità, Giunta e presidente del Molise. Cari Signori, con la S maiuscola, potete spiegare a tutti i cittadini perché non si possono fare questi test nei laboratori degli ospedali pubblici molisani mentre si fanno normalmente a 50 euro nei laboratori privati?»