Il prossimo 22 giugno, la sede di Campobasso dell’Associazione nazionale Polizia di Stato sarà intitolata a Carlo Tufilli, l’ispettore di Roccavivara caduto a Roma il 22 giugno 1996 nel tentativo di sventare una rapina.
«Il 22 giugno 2017, l’Associazione nazionale della Polizia di Stato, Sezione di Campobasso – annuncia il sindaco di Roccavivara Franco Antenucci – intitolerà la sede ubicata in Campobasso, alla Piazza Pepe n° 30/A (Palazzo del Governo) al nostro concittadino, medaglia d’oro al valor civile, ispettore superiore della Polizia di Stato Carlo Tufilli».
Il programma della manifestazione prevede alle 10.30 la commemorazione del poliziotto presso il cimitero di Roccavivara, mentre nel pomeriggio, alle 16.30, si svolgerà a Campobasso la cerimonia di intitolazione.
Carlo Tufilli era nato a Roccavivara l’8 ottobre 1957 da una famiglia di contadini e dopo aver conseguito il diploma di scuola media superiore si era trasferito a Roma dove aveva inizialmente lavorato come garagista, arruolandosi il 17 luglio 1977 nel “Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza”. Dal 7 gennaio prestò servizio all’Ispettorato 9° di San Basilio. Dopo un breve periodo, dal 9 luglio 1981 al 30 gennaio 1982, presso la Questura di Campobasso fu nuovamente trasferito a Roma con assegnazione al Commissario di Porta Maggiore. Da Guardia di P.S. percorse le tappe della carriera fino alla qualifica di ispettore superiore.
Questo il racconto del quel tragico 22 giugno di 21 anni fa fatto dalla Polizia. «In Roma, alle ore 18.40 circa, sul treno Ferrovie Laziali-Grotte Celoni, poco prima della fermata di Torre Angela, due individui, armati di pistola, si fermavano alla suddetta stazione, l’ispettore Carlo Tufilli (libero dal servizio), che viaggiava sullo stesso treno, estraeva la propria arma di ordinanza ed intimava l’alt ai malviventi. Questi ultimi dopo aver sparato alcuni colpi di pistola all’interno del vagone, scendevano dalla porta posteriore. Il Tufilli sceso dalla porta anteriore, ingaggiava un conflitto a fuoco con i rapinatori e, benché ferito, riusciva a ferire uno dei due, successivamente identificato per un pluripregiudicato per rapina, furto , armi, ricettazione ed evasione. L’altro rapinatore, dopo aver esploso alcuni colpi all’indirizzo dell’ispettore Tufilli, riusciva a darsi precipitosamente alla fuga facendo perdere momentaneamente le proprie tracce, ma veniva poi identificato e tratto in arresto dai colleghi del Tufilli. Questi, soccorso ancora in vita, decedeva durante il trasporto all’ospedale Figlie di San Camillo, essendo stato raggiunto da cinque colpi d’arma da fuoco, dei quali quattro al torace e uno al braccio sinistro. Insignito di medaglia d’oro al valor civile alla memoria in data 27 gennaio 1997 e consegnata alla vedova Antonietta De Paolis in occasione della Festa delle Polizia del 30 maggio 2007».