Anche Canale 5, con un servizio del suo telegiornale di punta, si è occupato dell’avventura scientifica del Polo di Ricerca “Neurobiotech” del Neuromed. L’ingegnere triventino, Fabio Sebastiano, responsabile del programma Cyber Brain e dell’area tecnico patrimoniale dell’Irccs Neuromed, ha infatti presentato l’ambizioso programma neuroscientifico durante un servizio del Tg5. «Neurobiotech – spiega l’ingegnere di Trivento – è un grande hub di ricerca clinica impegnato nello studio di nuove prospettive per la salute personalizzata. Disegnare “su misura” ogni scelta di prevenzione o di terapia, un programma molto ambizioso, ma anche necessario affinché la medicina faccia quell’indispensabile balzo in avanti che la porterà a curare e prevenire a livello non più delle malattie, ma dei singoli soggetti, ognuno con le proprie caratteristiche. Conoscere il rischio individuale, sapere come ciascuno reagirà a una certa terapia, in altre parole “cucire” la salute addosso all’individuo. Le ricerche in questo campo hanno bisogno di una quantità enorme di informazioni. Non solo studiare un gran numero di persone, ma studiarle in modo completamente innovativo. E’ il grande capitolo dei cosiddetti “Big Data”, al quale si uniranno altre ricerche di frontiera, come quelle della neurocibernetica e della diagnostica avanzata, curate dal Polo Cyberbrain. O ancora dell’epigenetica, cioè gli studi sugli effetti che l’ambiente e lo stile di vita hanno sull’espressione del nostro codice genetico. Ma Neurobiotech è anche altro: una vera e propria “community” di ricerca. Un luogo dove altri Istituti, Università, Centri scientifici, potranno aggregarsi per esplorare strade innovative.Strade che non solo parteciperanno al progresso delle conoscenze mediche, ma contribuiranno alla crescita culturale ed economica del Sud Italia. Parlare di “salute personalizzata” significa conoscere a fondo il paziente, le sue caratteristiche uniche, che lo rendono diverso da tutti gli altri. Anche il suo cervello”. “E’ questa la base del Cyber Brain, – dice Fabio Sebastiano – la piattaforma integrata di diagnostica per immagini avanzata (“imaging”) e neurocibernetica finanziata dal MIUR nell’ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013 e che rappresenta un pilastro fondamentale del Polo Neurobiotech. Le tecniche di imaging avanzato possono infatti dare un contributo fondamentale alla diagnosi di precisione delle patologie neurologiche, al miglioramento delle tecniche chirurgiche e dei sistemi di neuro-navigazione e alla localizzazione delle neuroprotesi. Un discorso molto importante – continua Sebastiano – sarà infatti la realizzazione di interfacce macchina-uomo (Brain Computer interface (BCI) e Human Computer Interface (HCI) ai fini riabilitativi. Si punta a studiare dispositivi impiantabili e neuroprotesi che saranno in grado di acquisire informazioni dall’attività elettrica del cervello e trasmetterle al computer. Questi dispositivi, monitorando costantemente l’attività cerebrale di pazienti che soffrono di patologie neurodegenerative, permetteranno una sempre più accurata diagnosi. Ma c’è anche un altro obiettivo: controllare con il solo pensiero le protesi di persone che hanno subito amputazioni, o che sono paralizzate. Neuroprotesica, robotica riabilitativa, human computer interface, chirurgia robotica, telediagnosi e telecontrollo, saranno una reale opportunità per la medicina di domani, a servizio dell’individuo. Tutti i dati raccolti nell’ambito del Progetto Cyber brain andranno inoltre ad arricchire il patrimonio Big Data del Polo Neurobiotech. Ciò permetterà una sempre maggiore precisione diagnostica e terapeutica nel paziente con patologie che richiedano sofisticati interventi di neurochirurgia».