Sette mesi fa la frana nel paese di Gabriele Pepe iniziava il suo lento e inesorabile cammino che ha messo in pericolo soprattutto il centro storico dove una trentina di alloggi sono stati evacuati. La politiche come sempre accade di fronte a questi eventi ha preso impegni, che puntualmente sono stati disattesi. Lo torna a denunciare il sindaco con uno sfogo amarissimo su facebook.
«17.03.2017 – 17.10.2017, esattamente 7 mesi dal primo sopralluogo a seguito dei gravi eventi di dissesto idrogeologico che hanno interessato il centro abitato, sottolineo il centro abitato e non una strada interpoderale, di Civitacampomarano. Quante promesse ho sentito e rimaste poi tali – scrive Paolo Manuale – , quante attività manifestate mai attuate, quanti percorsi prospettati mai iniziati, quante azioni di competenza si sarebbero dovute eseguire e non sono mai state realizzate, quanti quesiti ho posto e sono rimasti priva di adeguata risposta. Ciò che non merita nemmeno un aggettivo qualificativo, tranne che definirlo deplorevole e puerile, è il sistematico sottrarsi, specialmente in questo settore purtroppo devo ricordare che non è ammesso, non è nemmeno delegabile ad altri. La comunità di Civitacampomarano è creditrice, non solo per l’oggettività della problematica, ma per storia e per la cultura che ha dato a questa terra, per il valore del suo borgo. Ogni evento del genere ha bisogno di risposta, nella “legge base” della protezione civile si rappresenta e quantifica un rischio… riprendendo tale equazione R=PxVxE, la lettera E descrive la quantità degli esposti e il valore degli stessi, considerando ed includendo anche l’aspetto storico, culturale. È facile capire quanto sia questo fattore nel caso di Civitacampomarano… I giorni, i mesi sono passati inesorabilmente, stanno continuando a trascorrere, come se fosse tutto nella normalità, nella ordinarietà di gestire il piccolo problema domestico. Voglio capire quando emergerà il senso di responsabilità, il dovere che ci assegna l’incarico che si ha, l’umanità che dovrebbe esserci prima degli aspetti tecnici ed amministrativi. Tempo addietro, senza essere uno scienziato né veggente, avevo ampiamente rappresentato cosa si sarebbe verificato dinanzi al primo serio problema nel settore… il destino mi ha beffato perché, quasi fossi predestinato, tutte le lacune rappresentate le ho pagate e le sto pagando sulla mia pelle, le ha pagate e le sta pagando la comunità di Civitacampomarano. Ciò lo avevo scritto e si è verificato, ma ho anche scritto come andrà a finire questa vicenda…nessuno potrà dire cosa avrei dovuto e potuto fare, non sapevo, non ne ero conoscenza!!!»