Ci sono anche tre comuni della Piana nel ricco partenariato di enti che punta ad ottenere il finanziamento da 5 milioni di euro per la rigenerazione urbana. Stiamo parlando di Pozzilli, Sesto Campano e Filignano che, con Macchia d’Isernia capofila, hanno sottoscritto la relativa convenzione insieme purea Monteroduni, Sant’Agapito e i paesi del casertano Ailano, Castello del Matese, Fontegreca, Letino, San Pietro Infine, Raviscanina. I fondi a cui si punta sono quelli finanziati con la legge 30/12/2021, numero 234 (bilancio 2022).
A tanto si è arrivati considerato che «l’iniziativa in esame costituisce un’importante occasione di crescita socioeconomica del territorio comunale, aumentando la capacità dell’amministrazione di attrarre preziose risorse economiche da destinare ad investimenti finalizzati alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale con ricadute positive sulla qualità della vita di tutta la comunità
cittadina». Tra gli interventi eleggibili ci sono tre categorie: manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche comprese la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree; miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive; mobilità sostenibile.
Il Comune capofila approverà sia i progetti che i relativi piani finanziari e troverà le risorse per dette azioni solo nell’ambito dei finanziamenti previsti dalle norme in oggetto.
«Qualora si rendano necessari atti di spesa, trasferimento di risorse o accertamento di entrata su risorse diverse da quelle relative al finanziamento ottenuto, provenienti o destinate dunque ai bilanci di ciascun ente, i relativi atti dovranno essere adottati senza indugio da parte degli enti convenzionati – è previsto nbella convenzione sottoscritta da tutti i sindaci -. Senza detti atti, nessuno degli enti associati sarà ritenuto responsabile per eventuali spese assunte al di fuori del finanziamento previsto e concesso dal bilancio dello Stato».
Dunque, «l’ente capo-convenzione, prima di impegnare la gestione associata in qualsiasi spesa che non sia coperta con risorse provenienti dal progetto o da trasferimenti provenienti da enti terzi, dovrà predisporre un piano finanziario di spesa e chiedere a tutti gli aderenti di impegnare le somme necessarie. La ripartizione della spesa avverrà secondo un criterio misto di ripartizione tra la popolazione e il territorio».
Sia come sia, anche Sesto Campano, Pozzilli e Filignano, tra gli altri, hanno voluto cogliere la sfida della rigenerazione urbana. Entro giugno la graduatoria.

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