Cerimonia annuale per ricordare la conquista del Monte Marrone nel 1944 che, ogni anno, grazie all’Associazione Nazionale Alpini e al Comune di Rocchetta a Volturno, fa rivivere le emozioni di un periodo in cui in tanti lottarono per la nostra libertà: ieri 25 aprile 2023, su Monte Marrone si è ritrovato quasi tutto il centrosinistra regionale, ma anche tanti cittadini e giovani. Sulle note di Bella Ciao, eseguite dal segretario regionale della Cgil Paolo De Socio, i partecipanti hanno ribadito ancora una volta che il 25 aprile è la festa di tutti. Dalla storia sappiamo che la battaglia di Monte Marrone il 31 marzo 1944 vide in combattimento il Corpo Italiano di Liberazione, comandato dal generale Umberto Utili nei pressi di Cassino. Nell’episodio, reparti italiani affiancati da reparti marocchini operanti nelle vicinanze tentarono di costringere i tedeschi ad abbandonare il Monte Marrone e il Monte Mare, due alture del piccolo gruppo montuoso delle Mainarde, tra Lazio e Molise. La guerra oggi semina ancora terrore: Ucraina, Siria, esempi portati ieri dai relatori per rimarcare il valore della pace. L’antifascismo valore da rimarcare sempre, mai superato dalla storia, davanti al cippo di Pintor si sono susseguiti i contributi di tanti cittadini per rilanciare il valore della resistenza e della Costituzione «scritta anche con il sangue di tanti giovani come Pintor che qui su Monte Marrone ha lasciato la sua vita. Una giornata che deve unire e non dividere, la resistenza, la libertà e sulla base di questi valori far capire ai giovani che se oggi abbiamo la libertà lo dobbiamo a chi si è battuto per preservarla alle future generazioni». La necessità di pace rispetto ai conflitti che stanno insanguinando il mondo, su tutti Ucraina e Siria, una lezione di storia da tenere viva nelle menti di chi oggi si sente frastornato come gli studenti, presenti a Monte Marrone e provenienti anche da Venafro. Dopo la deposizione della corona d’alloro al cippo del partigiano Giaime Pintor, la manifestazione si è spostata ai piedi del Monumento nazionale che ricorda la nascita del corpo italiano di liberazione con tanti momenti di riflessione per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per difendere la libertà e consegnare ai posteri la democrazia, quella che ha come valore l’antifascismo.

M.F.

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