È stato affidato ieri mattina l’incarico al medico legale che dovrà effettuare l’autopsia sulla salma dell’uomo trovato senza vita sabato mattina, sul ciglio della strada, a San Pietro Infine, a pochi chilometri da Venafro. Un caso che ha ancora troppi punti oscuri. Come riporta ‘Il Mattino’ a distanza di più di 48 ore dal rinvenimento del corpo, nessuno ha presentato denuncia di scomparsa. Sull’addome dell’uomo sono state trovate tracce biologiche che farebbero pensare a un rapporto sessuale interrotto da un improvviso malore. Resta da capire con chi fosse in compagnia l’uomo, con un’ età apparente fra i 50 e i 60 anni. Tante le incongruenze rilevate dai carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, coordinati dalla Procura di Cassino: dalla posizione del corpo trovato a pancia in aria e con la braccia allargate, agli indumenti intimi calati sulle caviglie, all’assenza delle scarpe, del portafogli con i documenti di identità e del telefono cellulare. In apparenza non sono state rilevate lesioni esterne sul viso, sull’addome e sul resto del corpo e, questo, lascia dedurre che la morte potrebbe essere arrivata dopo un malore e non per una violenza. Ma per averne certezza è necessario svolgere l’autopsia. Un’altra importante risposta potrebbe arrivare anche dalla visione di alcune telecamere di videosorveglianza situate lungo la strada regionale Casilina in direzione Venafro.
Foto Il Mattino