Martedì 6 febbraio si ‘marcerà su Campobasso’. Ieri mattina lo hanno deciso in una assemblea con i lavoratori tutte le sigle sindacali. Parliamo della vertenza ex Unilever, della situazione di stallo che si è venuta a creare per la mancata firma di Invitalia. Ieri le assemblee delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Cisal, unitamente alla Rsa di stabilimento P2P/Unilever di Pozzilli, per analizzare lo stato attuale della vertenza sulla riconversione industriale dell’ex stabilimento Unilever. «La preoccupazione dei lavoratori è fortissima- hanno dichiarato i sindacati-, a seguito del procrastinarsi della determina di Invitalia, relativamente alla concessione dei fondi per la messa in opera degli asset tecnici per avviare lo stabilimento alle nuove attività». Dopo ampia e dibattuta analisi sullo stato dell’arte si è convenuto quanto segue: «Nella giornata di martedì 6 febbraio i Lavoratori in massa si recheranno al Consiglio Regionale del Molise per evidenziare la difficoltà che le maestranze hanno in un momento così delicato per il loro futuro occupazionale ed evidenziare l’importanza del supporto delle istituzioni Regionali a corollario della delicata vertenza di Pozzilli. Si sottolinea la necessità di avere da parte della Regione tutto il sostegno necessario in questo difficile momento, dove non giungono risposte di distensione da parte di Invitalia rispetto al progetto. In contemporanea le Segreterie Nazionali chiederanno un incontro con Invitalia a Roma organizzando una mobilitazione di protesta che vedrà presenti i Lavoratori impegnati in un sit-in, presso la sede romana il giorno della calendarizzazione dell’incontro». Ora dunque i sindacati vogliono andare fino in fondo alla vicenda di questa mancata firma di Invitalia, parliamo di risorse pari a 109 milioni di euro che servirebbero per rilanciare la produzione e iniziare il nuovo corso con la nuova proprietà. La firma di Invitalia avvierebbe la procedura in tempo utile per mantenere fede alla data prevista dell’avvio della produzione: 2025. Eppure parliamo di un impianto “riconvertito” progetto con degli elementi innovativi per quanto riguarda macchinari e layout, rendendolo unico nel suo genere in Italia. Si basa fondamentalmente su tre aree impiantistiche integrate tra di loro: selezione primaria sperimentale, linee di lavaggio, impianti di estrusione, unico nel suo genere. Per il momento per i 63 lavoratori della ex Unilever di Pozzilli di positivo c’è solo l’accordo di qualche settimana fa raggiunto tra le parti(proprietà-sindacati e Regione) che prevede- ricordiamolo- che la società Unilever Manufacturing srl procederà a richiedere l’intervento delle integrazioni salariali straordinarie in favore di massimo numero 63 unità lavorative, che, a decorrere dal 2 gennaio 2024, saranno collocate in Cigs a zero ore per un periodo massimo pari a 12 mesi poiché trattasi di impresa operante in area di crisi industriale complessa; la società farà richiesta del pagamento diretto da parte dell’Inps del trattamento di Cigs. E’ scritto nero su bianco nel verbale di esame congiunto. Le Rsa aziendali della Ex Unilever chiedono impegni precisi e puntuali e, soprattutto, risposte chiare per un progetto pubblicizzato dal Mise e dai vertici della vecchia e nuova proprietà.