Una storia davvero particolare. E toccante. Che unisce un suicidio avvenuto a Sessa Aurunca con Cerro al Volturno. Il legame è stato casuale: in pratica, lo scorso anno, in occasione del primo memorial dedicato a Fabrizio Di Tana, gli organizzatori e la famiglia lanciarono in cielo un fascio di palloncini con una scritta che chiedeva a chiunque ne trovava uno caduto a terra di telefonare al numero di cellulare impresso (recapito del padre del ragazzo scomparso prematuramente nel 2013). Dopo circa una settimana dall’evento, nella frazione San Vittorino alcune signore, casualmente, si trovavano a passare nei pressi della chiesa della frazione e trovano dei palloncini rimasti impigliati vicino ad un lampioncino. Dapprima pensano ad uno scherzo, ma poi decidono di telefonare: dall’altra parte del cellulare risponde Franco, il padre del 28enne Fabrizio Di Tana, che spiega loro tutta la vicenda. Queste due signore invitano così Franco a San Vittorino e decidono di avviare una raccolta fondi per dedicare una targa marmorea lungo la strada che porta alla piazza in ricordo di quel povero ragazzo di Sessa Aurunca. Da quel momento si crea un legame profondo tra le due comunità che è sfociato nella partecipazione al memorial di calcio che si svolge presso il centro sociopastorale del paese casertano e che vedrà protagonista la squadra di San Vittorino.
A Sessa Aurunca domani sarà presente anche il sindaco cerrese Remo Di Ianni. Sulla targa marmorea installata nella frazione si legge: “Il vento ti ha portato fin qui. E nulla avviene per caso”.
(domani su Primo Piano Molise in edicola)