Nessun complotto, nessuna delibera sospetta sull’ex Energonut. A rassicurare la popolazione della Piana di Venafro è direttamente il governatore Paolo Frattura. In merito al procedimento di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale ad Herambiente per il termovalorizzatore di Pozzilli nei giorni scorsi sono divampate le polemiche: prima il sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, e poi, più dettagliatamente, il Wwf Molise, le Mamme per la salute e l’ambiente e il Consorzio di bonifica della Piana di Venafro avevano lanciato l’allarme su un possibile raddoppio di quantità di rifiuti da trattare e sul cambio di codici Cer.
Frattura ha garantito che: “La delibera di giunta regionale, la numero 231 del 19 maggio scorso, con la quale, a detta di taluni, si vorrebbe ‘condizionare la Conferenza dei servizi’ per il rilascio alla società Herambiente dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’impianto di Pozzilli, va nell’esatta direzione opposta a quella paventata in queste ore con accuse infondate. Il testo adottato all’unanimità dal governo regionale in maniera chiara e inequivocabile delibera di ‘rimettere al Servizio tutela ambientale della Regione Molise il provvedimento presentato affinché proceda a una più approfondita analisi istruttoria’. Un freno consapevole e voluto dettato dalla necessità avvertita dalla Giunta di fare chiarezza, stanti le diverse valutazioni espresse dal Servizio e dalla Conferenza dei servizi”.
Sull’argomento sono intervenuti anche il Movimento 5 Stelle e il Gruppo Hera. I pentastellati hanno sostanzialmente detto “no” agli inceneritori rilanciano il rischio per la qualità dell’aria, mentre la società di Bologna che gestisce il termovalorizzatore di Pozzilli ha evidenziato “come non ci sia nessuna richiesta di raddoppiare la quantità di rifiuti da trattare. Nella domanda si è semplicemente richiesto l’adeguamento dell’autorizzazione alla norma di legge, cioè la saturazione della capacità termica dell’impianto”.
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