È stata presentata ieri mattina a Palazzo Iapoce a Campobasso l’iniziativa del Polo Museale del ministero per i Beni e le Attività culturali ‘MuSST #2 – Musei e sviluppo dei sistemi territoriali’ che si focalizza sull’alta Valle del Volturno.
Hanno partecipato alla presentazione l’assessore regionale Vincenzo Cotugno, la deputata in Commissione cultura a Montecitorio Rosalba Testamento, l’economista dei media e della cultura dell’associazione culturale ‘Acume’ Flavia Barca, il direttore di Federculture Claudio Bocci e il rappresentante del Comitato tecnico aree interne Gerardo Cardillo.
L’iniziativa nasce per volontà della Direzione generale Musei che ha deciso di coinvolgere i Poli museali regionali in un programma finalizzato alla promozione di reti a livello regionale. Il programma MuSST vuole sostenere in modo concreto, attraverso percorsi di formazione e finanziamenti mirati, la progettazione di buone pratiche e di modelli per lo sviluppo culturale e turistico dei territori. Dunque, punta a promuovere modelli innovativi di governance partecipativa e di gestione del patrimonio culturale coinvolgendo tutti i portatori di interessi: autorità pubbliche, settore del patrimonio culturale, attori privati e organizzazioni della società civile.
Gli obiettivi del progetto sono quello di avviare un partenariato tra le istituzioni e le imprese pubbliche e private per costituire reti e modelli gestionali innovativi per lo sviluppo locale e favorire la messa a sistema degli strumenti e delle competenze dei diversi soggetti che operano sul territorio nel campo dei beni culturali, del turismo sostenibile, dello sviluppo locale, della promozione della conoscenza e del marketing territoriale.
«La zona tra Venafro e Castel San Vincenzo è un territorio da tutelare e valorizzare – ha commentato Vincenzo Cotugno -, è un lembo di terra in cui è racchiuso tutto. Per lo sviluppo e il turismo c’è bisogno di una sinergia tra enti, istituzioni e stakeholder. La regione Molise è un mare di bellezze e piccole perle che se le mettiamo insieme facciamo una magnifica collana. Speriamo, insieme a Sviluppo Italia, di terminare il Piano strategico entro fine giugno così da portarlo in Consiglio.
Bisogna fare squadra – ha concluso l’assessore -, da soli non ce la facciamo e ognuno deve fare la sua parte. La Regione non è né l’ostacolo né la soluzione a tutto».
Il progetto MuSST è partito un anno fa ed è stata scelta la Valle del Volturno per le sue grandi potenzialità e anche per la vicinanza all’autostrada che permette un accesso più veloce ed immediato. Ha già un grande afflusso di turismo straniero, di turismo verde ed enogastronomico e quindi è un’ottima base da cui partire.
La Valle del Volturno è caratterizzata da sentieri, da acqua e pietra. L’acqua del fiume Volturno e dei suoi affluenti che hanno permesso l’insediamento della civiltà sin dall’era preistorica e la pietra che è stata intagliata per costruire le chiese e i borghi medievali che possono essere ammirati tutt’oggi.
L’idea di questo progetto è andare oltre la valorizzazione, facendo diventare i luoghi dei nodi in una rete per connetterli attraverso dei percorsi e sentieri. Tutto questo per creare una rete, fare un sistema unico per far crescere sempre di più il Molise.
«Il sistema imprenditoriale deve capire che bisogna ripartire dalla cultura per creare nuove realtà », ha affermato Flavia Barca.
È intervenuto anche Claudio Bocci che ha spiegato che l’obiettivo dell’impresa culturale è quello di «conquistare nuovo pubblico e l’esperienza culturale deve essere disponibile per tutti». Infatti, dai dati emerge che il Molise ha il più basso tasso di afflusso ai cinema.
«Qui abbiamo tutto – ha continuato Bocci -, dobbiamo sapere come maneggiarlo. Sappiamo che con la cultura si mangia, ma non sappiamo come».