L’impressione è che quella di ieri sia stata una giornata decisiva per la lotta Unilever è netta: ora occorrerà capire in quale verso.
Fatto sta che dopo l’anticipazione di Primo Piano Molise (ieri su queste colonne) dell’arrivo a Pozzilli del responsabile delle risorse umane Gianfranco Chimirri, qualcosa ha iniziato a muoversi. Anzi, più di qualcosa.
Il governatore Donato Toma, senza dubbio ‘stuzzicato’ dal consigliere regionale Michele Iorio, ha convocato in fretta e furia un incontro “urgente” con i sindacati per questa mattina al Consorzio industriale al quale sono stati invitati altresì gli assessori regionali competenti e la presidente del Nucleo Stefania Passarelli.
L’altra grossa novità è stata rappresentata da un lato dall’annullamento del vertice previsto e sollecitato dal Pd molisano al Ministero dello Sviluppo economico; e dall’altro da una “nuova” convocazione, questa volta annunciata dal Movimento 5 Stelle per il 4 febbraio, sempre presso il Mise e sempre con la partecipazione dell’azienda. All’incontro in programma per oggi Unilever non aveva dato la disponibilità. Resterà da verificare quindi come si comporterà per il 4 febbraio.
Intanto, dopo un primo invito passato per la direzione aziendale locale, ieri mattina Gianfranco Chimirri ha voluto sentire direttamente i sindacati e la rsu per chiedere ufficialmente lo stop allo sciopero ad oltranza in vista dell’incontro faccia a faccia di domani nello stabilimento che darà il via al tavolo permanente. Dopo una breve assemblea, però, i sindacati e la rsu hanno comunicato la volontà unitaria di proseguire l’agitazione. Insomma, la lotta si fa dura. Segno che i lavoratori non sono disposti ad accettare chiacchiere o promesse vane, ma vogliono fatti concreti per interrompere la protesta. Lo spettro della chisura, infatti, continua ad aleggiare sul sito produttivo pozzillese.
Come detto, il M5S ha comunicato la convocazione al Mise di un tavolo per affrontare la vertenza dopo che i portavoce regionali avevano presentato nei giorni scorsi una interpellanza urgente per capire come si sta muovendo e cosa sta facendo la Regione Molise.
Il Movimento ha quindi interessato della questione direttamente il ministro Stefano Patuanelli. Martedì, la sottosegretaria Alessandra Todde incontrerà a Roma il responsabile delle risorse umane di Unilever Italia con l’obiettivo di fare chiarezza sul futuro dello stabilimento di Pozzilli, che resta «l’obiettivo prioritario del MoVimento 5 Stelle che rimane vicino alle maestranze».
«Da giorni i lavoratori hanno indetto lo stato di agitazione in quanto non appare chiara la politica di investimenti proposta dall’azienda per i prossimi anni nello stabilimento molisano – hanno affermato dal gruppo regionale del M5S -. Infatti, mentre su stabilimenti come quello di Casalpusterlengo la proprietà ha deciso di investire con l’Industria 4.0, i vertici aziendali continuano a non dare risposte sul nuovo piano industriale con riferimento allo stabilimento del Nucleo industriale di Pozzilli. Un silenzio che preoccupa gli operai e le loro famiglie, ma che dovrebbe preoccupare anche le istituzioni. L’Unilever rappresenta una realtà produttiva che da sempre assicura lavoro in provincia di Isernia. Per questo bisogna ora svolgere ogni azione utile a scongiurare riduzioni occupazionali e garantire continuità lavorativa anche all’indotto. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali, abbiamo partecipato al sit in di protesta davanti alla sede dell’azienda e ci siamo attivati con il Ministero dello Sviluppo economico per conoscere le reali volontà dell’azienda. Ma ora anche la Regione deve fare la sua parte visto che, al momento, nessuno dei rappresentanti della giunta è stato in grado di spiegare cosa stia facendo».
Una risposta e una spiegazione probabilmente la offrirà stamattina direttamente Donato Toma. Non solo al Movimento 5 Stelle ma anche, indirettamente, all’ex governatore Michele Iorio che ieri mattina si è recato al presidio dei lavoratori fuori ai cancelli dell’azienda per portare la propria solidarietà e per evidenziare come «perdere altri 500 posti di lavoro, se si considera tutto l’indotto, sarebbe un dramma sociale insopportabile per questo territorio che ha già subito altre devastazioni aziendali. Ritengo che la situazione sia preoccupante per due aspetti fondamentali: per la mancanza di programmi di investimento sul sito di Pozzilli e per lo spostamento della produzione a Casalpursterlengo».
Iorio aveva quindi fatto sapere di ritenere che «il presidente della giunta Donato Toma e il vice presidente nonché assessore alle Attività Produttive Vincenzo Cotugno non debbano limitarsi ad ascoltare soltanto la tesi dei dirigenti aziendali. Sarebbe opportuno ascoltare anche i lavoratori e i sindacati, e quindi il Ministero dello Sviluppo economico, per definire con precisione quale sarà il futuro dell’azienda e quali gli eventuale e necessari aiuti da mettere in campo per scongiurare la chiusura del sito molisano».
riccardo prete